Le tasse e le clausole contrattuali del nuovo prestito vitalizio ipotecario

 In alcuni post pubblicati prima di questo abbiamo affrontato il recente tema del prestito vitalizio ipotecario, un nuovo strumento finanziario che diventerà presto appannaggio delle banche e degli istituti di credito italiani in seguito all’approvazione di un disegno di legge che si discute proprio in questi giorni in Parlamento e che è in attesa di ricevere l’approvazione da parte del Senato. 

Come funzionerà il nuovo prestito vitalizio ipotecario

 Potrebbe essere presto approvato dal Senato un disegno di legge relativo all’introduzione anche in Italia dello strumento finanziario del prestito vitalizio ipotecario, una nuova forma di prestito che permette a chi lo scegliere di ottenere liquidità dall’abitazione che si abita. In Italia, infatti, ci sono più di 200 mila over 65 proprietari di immobili che potrebbero essere interessati dall’iniziativa, sbloccando risorse immobilizzate in case e appartamenti per circa 20 miliardi di euro. 

In arrivo un disegno di legge per il prestito vitalizio ipotecario

 Il prestito vitalizio ipotecario è una realtà oggi molto diffusa nel mondo anglosassone, ma potrebbe presto diventare uno strumento comune anche in Italia. Sarà infatti presto esaminato in Parlamento un disegno di legge che tratta proprio di questa possibilità e che dovrebbe presto passare all’approvazione del Senato. 

Le modalità di rimborso di un prestito vitalizio ipotecario

 Una recente e particolare tipologia di prestito non finalizzo è quello costituito dal prestito vitalizio ipotecario, che si distingue dagli altri prestiti del mondo del credito al consumo sia per le sue caratteristiche intrinseche, sia per gli importi erogabili con questa tipologia di finanziamento e le modalità di rimborso. 

L’importo richiedibile con un prestito vitalizio ipotecario

 Il prestito vitalizio ipotecario è un particolare tipo di prestito non finalizzato che possono ottenere tutti i proprietari di immobili residenziali che abbiano già compiuto i 65 anni di età e che si basa sulla iscrizione di una ipoteca sull’abitazione che si abita, che viene usata come garanzia per l’erogazione del credito.

Che cos’è il prestito vitalizio

 Tra le forme di finanziamento che è possibile sottoscrivere al giorno d’oggi ve ne è una particolarmente recente rispetto alle altre. Si tratta del prestito vitalizio o prestito vitalizio ipotecario, una forma di finanziamento introdotta anche in Italia a partire dal 2005, ma diffusasi prima in Inghilterra e negli altri paesi anglosassoni con il nome di lifetime mortgage o equity release. 

Prestito vitalizio: un fardello per gli eredi?

 Il prestito ipotecario vitalizio è un finanziamento noto anche come “reverse mortgage” o “equity release” non era praticabile in Italia fino alcuni anni fa. Si tratta di un prestito a lungo termine assistito da ipoteca di primo grado sulla casa di proprietà. La Legge 248 del 2 dicembre 2005 ha introdotto questo tipo di finanziamento ai soggetti con oltre 65 anni di età. Rivolgendosi alle banche che lo praticano, é possibile ottenere da 32.000 a 350.000 euro. Da cosa dipende l’importo del prestito? Dall’età del richiedente e dal valore dell’abitazione data in garanzia: tanto maggiore è il valore dell’abitazione e tanto più alta è l’età (poichè si presume la persona muoia non troppo tardi e quindi si otterà il rimborso del prestito…), tanto più elevato sarà l’importo che otterrete con il prestito ipotecario vitalizio.

Si tratta di un prestito che non sarà mai rimborsato da chi lo ha stipulato: il finanziamento è ideato infatti in modo che non sia mai effettuato alcun pagamento: non sono previsti rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, durante la vita dell’intestatario. In caso di coniugi o conviventi il finanziamento deve essere cointestato e sara’ rimborsato solo dopo la scomparsa del più longevo dei due coinstestatari. Il debito complessivo verrà rimborsato in un’unica soluzione dagli eredi.