Le espansioni monetarie stimola dalle banche centrali portano con sé sempre e comunque tutta un serie di conseguenze, che non sono unicamente positive. Dal 2009 ad oggi, tali scelte hanno spinto sempre più verso la formazione di una vera e propria bolla che riguarda le obbligazioni.

Potrebbe arrivare presto dall’Argentina una soluzione per risolvere la questione dei tango bond, i titoli di stato che hanno suscitato la dura risposta degli Stati Uniti, provocando in via indiretta il default tecnico in cui alcuni giorni fa è caduto il paese. Il governo argentino ha infatti intenzione di emanare un nuovo disegno di legge che prevede il rimborso finanziario dei titoli nel paese argentino, in modo tale da bypassare la giurisdizione USA.

A partire dal prossimo 1 luglio 2014 la maggior parte dei possessori di prodotti e strumenti finanziari subiranno in Italia un piccolo aggravio fiscale di 6 punti percentuali in seguito all’aumento dell’aliquota utilizzata per la tassazione delle rendite finanziarie, che passerà dall’attuale 20 per cento al futuro 26 per cento.
Una recente ricerca compiuta dagli esperti finanziari di BlackRock ha recentemente svelato quale è stato l’orientamento generale degli italiani nei confronti degli investimenti e del risparmio nel corso del 2013. I lavoratori e i pensionati italiani si sono decisamente confermati investitori che prediligono forme di investimento a breve termine e a basso rischio, mentre rimangono molto più lontane dal loro orizzonte strategie a medio – lungo termine o ad alto rischio.
Una delle possibilità che si hanno per investire la propria liquidità aggiuntiva e ricavarne un certo rendimento è anche quella di sottoscrivere delle obbligazioni.
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che lo stato italiano mette a disposizione degli investitori una serie di diversi titoli obbligazionari, che si differenziano tra di loro per durata e caratteristiche.
Tra titoli obbligazionari dello stato italiano possiamo trovare anche i CCT, ovvero i certificati di credito del Tesoro, che sono caratterizzati da un tasso di interesse o da una cedola variabile.
Nel corso del primo mese dell’anno, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, all’interno del suo tradizionale bollettino, anche il mercato italiano dei mutui ha fatto registrare una serie di cambiamenti, che non sono stati tuttavia del tutto positivi.
Per chi ha intenzione di investire i propri risparmi, entro la fine dell’anno arriverà una ulteriore possibilità di ottenere buoni rendimenti messa a disposizione dal Tesoro italiano.