 L’intervento di Monti a riguardo del mercato dei mutui (e delle assicurazioni ad essi legate) fa’ seguito ad un provvedimento dell’ISVAP emesso con il n°2946 il giorno 6 Dicembre scorso (con entrata in vigore il 2 Aprile 2012) rafforzandone in pratica la valenza a tutela del consumatore.
L’intervento di Monti a riguardo del mercato dei mutui (e delle assicurazioni ad essi legate) fa’ seguito ad un provvedimento dell’ISVAP emesso con il n°2946 il giorno 6 Dicembre scorso (con entrata in vigore il 2 Aprile 2012) rafforzandone in pratica la valenza a tutela del consumatore.
Anche se nei giorni precedenti si è diffusa una notizia (scoperta falsa) secondo cui quest’ultimo sarebbe stato cancellato proprio dal Governo Monti, la realtà è ben diversa; è proprio nel decreto salva-Italia che troviamo l’emendamento 36-bis che rafforza invece il provvedimento dell‘ISVAP.
I numeri dell’ISVAP sono preoccupanti; secondo le stime si parla di un business da 2.5 miliardi di euro annui per le polizze assicurative sui mutui, controllate per l’80% dalle banche che applicano commissioni estremamente variabili che arrivano anche all’80%.
 
					 
						 
						 Persino noi che siamo stati tra i più strenui difensori del “sistema”, davanti alle parole dell’Antitrust dobbiamo arrenderci ed ammettere che un problema esiste. Il problema è anzi il più sentito da parte degli automobilisti e dei motociclisti costretti (è la legge ad imporlo, giustamente) a stipulare una polizza per la Responsabilità Civile se vogliono avere l’autorizzazione a circolare “regolarmente”, ossia tutta la platea di coloro i quali hanno un mezzo di trasporto motorizzato del quale si servono per andare al lavoro o viaggiare nel tempo libero; ossia (quasi) tutti noi. Il problema che esiste nel campo della RC Auto e Moto è sempre il solito: il sistema “non riesce a funzionare”.
Persino noi che siamo stati tra i più strenui difensori del “sistema”, davanti alle parole dell’Antitrust dobbiamo arrenderci ed ammettere che un problema esiste. Il problema è anzi il più sentito da parte degli automobilisti e dei motociclisti costretti (è la legge ad imporlo, giustamente) a stipulare una polizza per la Responsabilità Civile se vogliono avere l’autorizzazione a circolare “regolarmente”, ossia tutta la platea di coloro i quali hanno un mezzo di trasporto motorizzato del quale si servono per andare al lavoro o viaggiare nel tempo libero; ossia (quasi) tutti noi. Il problema che esiste nel campo della RC Auto e Moto è sempre il solito: il sistema “non riesce a funzionare”. Ecco alcuni consigli utili per la scelta della polizza vita e salute su internet. Soprattutto su internet è possibile entrare in contatto con operatori non regolarmente abilitati a stipulare polizze assicurative. In caso di dubbio, ecco alcuni consigli dell’Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo): come primo consiglio è bene telefonare al servizio tutela utenti dell’Isvap e consultare l’elenco delle imprese con sede legale in un altro Stato membro dell’Unione Europea ammesse a operare in Italia, pubblicato trimestralmente sulla Gazzetta Ufficiale (disponibile anche online al relativo sito internet).
Ecco alcuni consigli utili per la scelta della polizza vita e salute su internet. Soprattutto su internet è possibile entrare in contatto con operatori non regolarmente abilitati a stipulare polizze assicurative. In caso di dubbio, ecco alcuni consigli dell’Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo): come primo consiglio è bene telefonare al servizio tutela utenti dell’Isvap e consultare l’elenco delle imprese con sede legale in un altro Stato membro dell’Unione Europea ammesse a operare in Italia, pubblicato trimestralmente sulla Gazzetta Ufficiale (disponibile anche online al relativo sito internet).
 
						
 
						 Premi gonfiati, sospetti di oligopolio. Ed ora ci si mettono anche i pochi sportelli, lo scarso numero di dipendenti, investimenti che restano al palo, risarcimenti lenti. Non si finisce mai di sparare addosso alle compagnie assicurative del comparto RC Auto, certo tra quelli a più alto rischio-critica in Italia in quanto tocca, volenti o nolenti, tutti i proprietari di automobile e perciò una platea effettivamente sterminata, multiforme e multi-esigenze. A quanto pare, insomma, l’ultima novità sarebbe che i problemi del settore non riguardino solo il caro-premi, ma siano riferiti anche a una liquidazione dei sinistri che presenta, spesso, più di qualche punto di criticità.
Premi gonfiati, sospetti di oligopolio. Ed ora ci si mettono anche i pochi sportelli, lo scarso numero di dipendenti, investimenti che restano al palo, risarcimenti lenti. Non si finisce mai di sparare addosso alle compagnie assicurative del comparto RC Auto, certo tra quelli a più alto rischio-critica in Italia in quanto tocca, volenti o nolenti, tutti i proprietari di automobile e perciò una platea effettivamente sterminata, multiforme e multi-esigenze. A quanto pare, insomma, l’ultima novità sarebbe che i problemi del settore non riguardino solo il caro-premi, ma siano riferiti anche a una liquidazione dei sinistri che presenta, spesso, più di qualche punto di criticità. 
						 Se il mercato assicurativo e quello bancario fossero specchi d’acqua, qualcuno li paragonerebbe a torbidi stagni: la vita brulica anche lì, ed in effetti non mancano le proposte di nuovi prodotti e soluzioni di risparmio o previdenza, ma è davvero difficile farsi un’idea di tutto quello che c’è sotto perché le acque sono ferme, limacciose, niente a che vedere con la trasparenza cristallina dei torrenti di montagna. Ma se nel caso degli stagni questa è una caratteristica necessaria, negli altri due mondi che abbiamo deciso di prendere come termini di paragone le cose non vanno proprio nella stessa maniera. Anzi… è qui che si inserisce il monito di cui andiamo a rendervi conto.
Se il mercato assicurativo e quello bancario fossero specchi d’acqua, qualcuno li paragonerebbe a torbidi stagni: la vita brulica anche lì, ed in effetti non mancano le proposte di nuovi prodotti e soluzioni di risparmio o previdenza, ma è davvero difficile farsi un’idea di tutto quello che c’è sotto perché le acque sono ferme, limacciose, niente a che vedere con la trasparenza cristallina dei torrenti di montagna. Ma se nel caso degli stagni questa è una caratteristica necessaria, negli altri due mondi che abbiamo deciso di prendere come termini di paragone le cose non vanno proprio nella stessa maniera. Anzi… è qui che si inserisce il monito di cui andiamo a rendervi conto. 
						 C’era una volta un sito comodo, facile e sicuro per conoscere i preventivi delle assicurazioni. Peccato, però, che quel (apparentemente comodo) strumento del web si riveli piuttosto distante dalla realtà. Il sito in questione si chiama Tuopreventivatore.it. Il portale permette all’utente che si collega di confrontare diversi preventivi per un’identica polizza auto che copra la Responsabilità Civile: ma, rispetto ai preventivi pubblicati online, recandosi presso una qualsiasi filiale delle agenzie assicurative di cui si è ottenuto il preventivo, si ha una brutta sorpresa. I prezzi proposti al pubblico nelle agenzie, possono anche arrivare a costare fino al 60 per cento in più rispetto a quanto proposto dal sito.
C’era una volta un sito comodo, facile e sicuro per conoscere i preventivi delle assicurazioni. Peccato, però, che quel (apparentemente comodo) strumento del web si riveli piuttosto distante dalla realtà. Il sito in questione si chiama Tuopreventivatore.it. Il portale permette all’utente che si collega di confrontare diversi preventivi per un’identica polizza auto che copra la Responsabilità Civile: ma, rispetto ai preventivi pubblicati online, recandosi presso una qualsiasi filiale delle agenzie assicurative di cui si è ottenuto il preventivo, si ha una brutta sorpresa. I prezzi proposti al pubblico nelle agenzie, possono anche arrivare a costare fino al 60 per cento in più rispetto a quanto proposto dal sito.  
						 Tutte le autovetture circolanti nel nostro Paese hanno, pena sanzioni, un obbligo fondamentale da rispettare. Trattasi di una copertura assicurativa, imposta per legge, chiamata polizza RC, di responsabilità civile, e più comunemente identificata con “assicurazione auto“. Alla vettura circolante deve quindi essere associato un contratto di assicurazione che permetta, in caso di sinistro, per colpa propria o altrui, il risarcimento del danno a terzi. In questo modo, l’obbligo per tutti gli automobilisti di pagare un premio assicurativo per poter circolare permette i risarcimenti dei sinistri, spesso ingenti nei casi di incidenti gravi con decessi, ed il corretto funzionamento dell’attività delle imprese assicuratrici le quali, al netto dei costi e dei risarcimenti, ottengono un utile d’esercizio rinveniente proprio dal ramo danni.
Tutte le autovetture circolanti nel nostro Paese hanno, pena sanzioni, un obbligo fondamentale da rispettare. Trattasi di una copertura assicurativa, imposta per legge, chiamata polizza RC, di responsabilità civile, e più comunemente identificata con “assicurazione auto“. Alla vettura circolante deve quindi essere associato un contratto di assicurazione che permetta, in caso di sinistro, per colpa propria o altrui, il risarcimento del danno a terzi. In questo modo, l’obbligo per tutti gli automobilisti di pagare un premio assicurativo per poter circolare permette i risarcimenti dei sinistri, spesso ingenti nei casi di incidenti gravi con decessi, ed il corretto funzionamento dell’attività delle imprese assicuratrici le quali, al netto dei costi e dei risarcimenti, ottengono un utile d’esercizio rinveniente proprio dal ramo danni. 
						 C’era una volta la piccola bottega di paese: ci si trovava la scatola di pastasciutta (e la scelta era limitata all’opzione tra spaghetti e tortiglioni), un po’ di affettato e qualche detersivo, oltre alle confezioni di sei bottiglie d’acqua. Tutto questo, oggi, al consumatore medio non basta più, tanto che non esiste quasi più. Al suo posto, il grande supermarket del centro commerciale. Qui si può trascorrere un’intera giornata, osservare le vetrine e poi andare a prendere il carrello per puntare il “super”, dove trovare veramente di tutto. Non solo alimentari, ma anche vestiario e tecnologie. Persino, da oggi, le polizze assicurative…
C’era una volta la piccola bottega di paese: ci si trovava la scatola di pastasciutta (e la scelta era limitata all’opzione tra spaghetti e tortiglioni), un po’ di affettato e qualche detersivo, oltre alle confezioni di sei bottiglie d’acqua. Tutto questo, oggi, al consumatore medio non basta più, tanto che non esiste quasi più. Al suo posto, il grande supermarket del centro commerciale. Qui si può trascorrere un’intera giornata, osservare le vetrine e poi andare a prendere il carrello per puntare il “super”, dove trovare veramente di tutto. Non solo alimentari, ma anche vestiario e tecnologie. Persino, da oggi, le polizze assicurative…