Ristrutturazioni boom nonostante le banche continuino a non fare prestiti

di Gianfilippo Verbani 1


 Il Governo ha fatto il proprio dovere; i risparmiatori non si sono certo tirati indietro, generosi come sempre e come sempre pronti alla ricettività quando c’è una proposta veramente predisposta per loro; uniche a mancare all’appello sono le banche, scottate dalla crisi e verosimilmente in situazione non del tutto positiva se è vero come è vero che continuano a rimandare il giorno in cui torneranno ad erogare prestiti a privati ed imprese dopo una fase in cui, invece, non c’è stato alcun problema nell’offrire mutui anche oltre il 100% del valore dell’immobile da (aiutare ad) acquistare.

Dicevamo dell’intervento del Governo, vero e proprio volano delle ristrutturazioni edilizie con la norma della detrazione fino al 36% delle spese sostenute per ristrutturazione e ammodernamento (che in molti casi è stato anche adeguamento nell’efficienza energetica) degli immobili. Dicevamo dei risparmiatori, capaci di un incremento di oltre il 16% a fine novembre per il numero delle ristrutturazioni edilizie avviate nel corso del 2009 (basti pensare che nello stesso periodo del 2008 le domande erano ferme a quota 353mila, per arrivare a 390 mila a fine anno, mentre al 30/11/2009 si è già sfondata quota 410mila).

E le banche, in tutto ciò? È dei giorni scorsi la presa di coscienza, che ha voluto essere anche un monito, da parte del membro del consiglio direttivo della BCE (Banca Centrale Europea), Guy Quaden. Secondo Quaden, nonostante la BCE abbia fatto tutto il possibile per tenere il credito fluente come era all’epoca del pre-crisi, le banche non si sono impegnate altrettanto negando prestiti alle imprese e ai cittadini, come sarebbe invece stato loro “dovere” per non deprimere altri settori della produzione e quindi il circolo virtuoso del mercato. Quaden ha poi aggiunto che i tassi di interesse più bassi hanno contribuito a salvare alcune istituzioni finanziarie permettendo loro di continuare ad erogare prestiti.


Commenti (1)

I commenti sono disabilitati.