Richiedere un mutuo, quali sono le domande giuste da porsi

di Daniele Pace Commenta


Prima di perdersi nei meandri di una giungla che può essere anche decisamente complicata, ovvero quella che riguarda l’acquisto della prima casa, ecco che diventa fondamentale avere certezze e idee più che chiare in riferimento a un gran numero di aspetti.

Ci sono delle domande che è fondamentale porsi prima di cominciare un certo percorso. La prima, quella forse più banale, ma anche più importante, è quella relativa alla possibilità effettiva di ottenere un mutuo. Il primo requisito che si deve rispettare per poter fare richiesta di un mutuo, nella maggior parte dei casi, è quello di dimostrare di avere la capacità di provvedere alla restituzione del finanziamento rispetto le scadenze e i termini che sono stati pattuiti. Come si può facilmente intuire, sarà poi compito dell’istituto bancario cercare di approfondire e fare tutte le valutazioni del caso in riferimento alla richiesta creditizia da parte del debitore. Compito di quest’ultimo, invece, sarà quella di dimostrare di poter contare su un reddito effettivo tale da poter soddisfare l’adempimento dello stesso, oppure fornire specifiche garanzie.

La domanda immediatamente successiva è quella richiesta l’importo che si può chiedere come mutuo. Nella maggior parte dei casi, gli istituti bancari concedono fino al massimo all’80% rispetto a quello che è il valore dell’immobile. Quest’ultimo viene, di solito, sancito tramite una perizia che viene fatta da un perito di cui si avvale la banca. Nel caso in cui dovessero essere messe sul piatto delle ulteriori garanzie, ecco che il mutuo potrebbe arrivare a coprire anche fino al 100% del valore dell’abitazione che si ha intenzione di comprare.

La terza domanda è relativa a quale importo, in termini di rata, ci si può davvero permettere. Prima di effettuare qualsiasi tipo di richiesta inerente a un mutuo, infatti, è fondamentale avere le idee ben chiaro circa la propria situazione reddituale. Di conseguenza, si può anche capire quale possa essere una rata sostenibile e quale somma, invece, proprio non ci si può permettere. Serve essere molto pratici e responsabili in questa fase di valutazione. Nella maggior parte dei casi, la soglia da rispettare è quella per cui la rata sostenibile non superare un terzo del reddito disponibile. La somma rimanente, infatti, verrà inevitabilmente destinata a tutte le altre spese che si devono affrontare nel corso della vita di tutti i giorni. Nel caso in cui quest’ultimo dovesse avere anche dei risparmi, è fondamentale che vengano conservati qualora si dovesse verificare un imprevisto.