Più facile la chiusura del conto corrente grazie all’ Investment Compact

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il decreto legge in merito ai conti correnti riceve le norme contenute all' interno della direttiva europea 92 risalente al mese di luglio 2014, che permette una migliore chiusura o portabilità del conto corrente bancario.


 Il Consiglio dei Ministri ha da poco varato l’ Investment Compact, un piano di norme rivolte alla promozione degli investimenti per le imprese in Italia e al tempo stesso anche per la tutela del risparmio, ideato dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’ Economia. All’ interno di questo piano hanno trovato posto importanti misure come la riorganizzazione delle Banche Popolari, il miglioramento dell’ accesso al credito da parte delle imprese e un pacchetto di sgravi fiscali, ma anche nuove regole relative alla chiusura del conto corrente e ad altri prodotti bancari.

I diritti del cliente al momento della chiusura del conto corrente

Il decreto legge in questione, infatti, in merito ai conti correnti riceve le norme contenute all’ interno della direttiva europea 92 risalente al mese di luglio 2014, che permette una migliore chiusura o portabilità del conto corrente bancario.

Come chiudere un conto corrente Postale

Il decreto prevede quindi che il termine massimo da rispettare per la chiusura di un conto e il trasferimento dei fondi ad un’ altra banca sia pari a 15 giorni e l’ istituto in questione dovrà anche sostenere i relativi costi.

Allo stesso modo potranno essere trasferiti anche gli strumenti finanziari, gli ordini di pagamento, i servizi e gli altri strumenti associati al conto, con oneri e spese che resteranno sempre a carico della banca.

Il decreto prevede inoltre che i clienti siano risarciti nel caso in cui il ritardo superi il termine consentito, in modo proporzionale ai giorni di ritardo dalla disponibilità presente sul conto.