Perché i conti deposito vengono preferiti ai Bot

di Gianfilippo Verbani Commenta

Gli italiani sono più propensi ad investire il loro denaro in forme di investimento a breve o a medio termine e a basso rischio. Tra queste ultime, le due principali possibilità di scelta sono rappresentate dai Bot e dai conti deposito.


 Alcune recenti statistiche hanno dimostrato che gli italiani sono più propensi ad investire il loro denaro in forme di investimento a breve o a medio termine e a basso rischio. Tra queste ultime, le due principali possibilità di scelta sono rappresentate dai Bot, che appartengono alla categoria dei titoli di stato, e dai conti deposito, che possono essere considerati tra le forme di investimento più sicure.

Ma allora dove cade la scelta dei risparmiatori tra queste due opzioni?

Le forme di investimento preferite dagli italiani nel 2013

 

Nel caso specifico la scelta cade sui conti deposito, a ragione dei loro rendimenti. Un conto deposito vincolato della durata di 12 mesi può rendere oggi oltre l’1,60 per cento, mentre il rendimento dei Bot a 12 mesi si attesta su livelli inferiori. Tali rendimenti sonno indotti anche dalla ripresa dei tassi di interesse, che a partire da inizio anno stanno ricominciando a salire, attestandosi su una media del 2,38 per cento.

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Decisamente inferiore invece si dimostra il rendimento dei titoli di stato, in quanto nel mese di gennaio 2014 i Bot a 12 mesi avevano un rendimento dello 0,73 per cento, mentre i Bot con scadenza inferiore, quelli a 6 mesi sono scesi addirittura su livelli dello 0,59 per cento rispetto al precedente 0,82 per cento. Una riduzione su cui grava tra le altre cose anche il peso dell’inflazione.

Per questa serie di motivi, dunque, la scelta dei consumatori italiani cade al momento sui conti deposito, i quali, sebbene non siano ancora tornati ai livelli di mercato precedenti la crisi economica quanto a remunerazione, rappresentano comunque una buona alternativa per investire con semplicità e sicurezza il proprio denaro. Non bisogna dimenticare, infatti, che molte volte i conti deposito offrono spese molto ridotte oppure addirittura nulle, perché in molti prodotti anche l’imposta di bollo proporzionale è a carico della banca.