Impossibile contrarre mutui: da Natale comprare casa diventa una chimera. E intanto le truffe abbondano.

Contrarre un mutuo per pagarsi una casa con scadenza spesso trentennale era fino a qualche tempo fa una croce, inevitabile ma pur sempre pesantissima da portare sulle spalle; ora, con la crisi economica che si preannuncia lunga e di entità tale da superare quella del dopoguerra, è diventato addirittura impossibile accedere ad un prestito per riscattare, anno dopo anno e mattone dopo mattone, un domicilio.  Torna con prepotenza una delle battute ad effetto che ben descrivono la situazione: altro che matrimonio eterno, in tempi di divorzio-facile, l’unico “per sempre” è quello che si viene ad instaurare tra banche e cittadini. A scapito, ovviamente, dei secondi.

A temere fortemente la pessima situazione finanziaria in cui riversano i grandi centri economici, sono in primo luogo le banche: rispetto a qualche mese fa, infatti, è già evidente la difficoltà nell’accedere ad un mutuo per la maggiore rigidità dei parametri con cui le banche concedono l’accesso al mutuo. Non lascia ben sperare neppure il bollettino emanato dalla Bce, secondo cui la situazione andrà a peggiorare nell’arco dei prossimi mesi. Già da dicembre si prevede un ulteriore rigidità da parte dei crediti con speculare incremento delle difficoltà – da parte delle famiglie – a sostenere il futuro.
Natale, quest’anno non porterà doni e regali, piuttosto austerità e rigore. Lo ha ribadito anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, proprio quando il Governo si è impegnato a sostenere le famiglie con aiuti economici importanti.
Stando ai dati riportati dalla Bce, nel terzo trimestre dell’anno, è cresciuta sufficientemente passando dal 30% al 36% (+6%) la percentuale di banche che ha intensificato, rendendoli ancor più rigidi, i criteri relativi alla concessione di mutui ai nuclei familiari.

Mutuo ipotecario e Centrale dei Rischi: ottenere un fido

 Il contratto di mutuo viene così definito dall’Art. 1813 del Codice Civile:

Il mutuo è il contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all’altra parte (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e quantità.

Detta così sembrerebbe che qualsiasi cosa chiediamo in prestito, potrebbe essere un mutuo, ecco perchè chiariamo sin da subito che comunemente si parla di mutuo riferendosi al mutuo ipotecario, ovvero il contratto che si stipula con un intermediario creditizio allo scopo di acquistare la casa. Ipotecario poichè all’istituto di credito che erogherà il mutuo non basta verificare la reale possibilità a pagare le rate mensili presentando la busta paga, ma essa si tutela ulteriormente disponendo una precisa garanzia, costituita dall’ipoteca sull’immobile acquistato.

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 Il buon esempio, come è giusto che sia in un momento di difficoltà economica, comincia a darlo il Quirinale: tagliate le spese, e cinghia tirata, per 10 milioni di euro. A tanto sarebbe ammontato l’adeguamento al tasso di inflazione nel biennio 2010/2011, a cui la presidenza della Repubblica ha spontaneamente rinunciato. Periodo di crisi, si diceva: di stamattina la notizia dell’individuazione e del fermo, a Fagnano Olona, di una banda specializzata nella fornitura di documenti falsi per accedere al credito di banche e finanziarie per un giro da capogiro, oltre 5 milioni di euro. Caso emblematico che riporta, ovviamente, alla difficoltà di arrivare a fine mese da parte degli italiani: per chi ha un mutuo da pagare, poi, la sopravvivenza è quasi insostenibile.

Cessioni del Quinto anche in Banca Marche

 Con la crescita della domanda per i finanziamenti strutturati come delle cessioni del quinto (di stipendio o di pensione), cresce anche l’offerta di prodotti utili da parte di grandi e medie aziende di credito nostrane. Oggi esaminiamo quella relativa a Banca Marche, che ha predisposto un finanziamento che prevede l’erogazione di un importo variabile a favore dei dipendenti e dei pensionati, con l’unico limite rappresentato dall’ammontare della rata, pari ad un massimo di un quinto dello stipendio.

L’importo erogato è restituibile in un piano di rimborso della durata massima di 120 mesi, all’interno del quale verrà applicato un tasso annuo fisso per tutto il prestito.