Altro che giornalista: da grande voglio fare l’imbianchino! Provate a pensare quante sono le cose che, una volta riverniciate – o ristrutturate – senza alterarne la sostanza, ci sembrano improvvisamente, perché rinfrescate, più belle, quasi fossero nuove. Potremmo fare l’esempio dei saldi, con abiti sempre uguali a se stessi che divengono affascinanti, anche se magari il prezzo rimane esorbitante (400 €uro per una borsa firmata? Ma dai…), solo perché vediamo attaccato un cartellino che ci dimostra uno slancio di buona volontà dell’esercente. Ma sarebbe peggio se ci concentrassimo sulle commissioni bancarie, che hanno cambiato nome per finire mascherate nel calderone dell’estratto conto eppure incidono “come prima, più di prima” sulle tasche dei risparmiatori.
Carta di credito CreditTim: traffico telefonico gratis
UCFIN, UniCredit Family Financing, ha ideato in collaborazione con la società Tim, il colosso italiano della telefonia mobile, controllato da Telecom Italia, una interessante carta di credito che associa a tutti i vantaggi classici offerti da questo strumento, anche quelli legati all’utilizzo della propria TimCard. La carta di credito si chiama CreditTim, ed ha la quota associativa, pari a 35 euro, gratuita il primo anno; la quota associativa, dal secondo anno in poi, non si paga mai se il cliente della carta di credito mantiene sulla TimCard associata il servizio Tim Automatica. I vantaggi della carta non si fermano comunque qui: per ogni tre euro di spesa effettuati con CreditTIM, infatti, al titolare spettano, Iva inclusa, due centesimi di euro di traffico telefonico gratuiti per parlare con la propria TimCard.
Abi: «Banche, volano le sofferenze. Quasi il 50% in più»
Qualcosa si muove. Volano le sofferenze bancarie e crescono i tassi di interesse dei mutui. I finanziamenti presentano qualche segnale positivo. Sarà il nuovo anno, sarà la nuova fiducia degli investitori. Ma i motivi di ottimismo per il credito, ci sono. Eccome. Qualcosa si muove, dicevamo. Se non per le imprese, almeno per i nuclei familiari. Ma, soprattutto, si è evidenziata un’impennata dei crediti in sofferenza, aumentati di oltre il 46% in un anno. Questa è la polariod scattata dal rapporto mensile dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana. Le sofferenze delle banche italiane, a novembre scorso, sono state pari a 58 miliardi di euro. Ben 1,4 miliardi in più rispetto al mese precedente. Ma il dato più significativo è quello dei prestiti. I finanziamenti alle famiglie e alle imprese sono cresciuti dell’1,6 percento, arrivando a quota 1.360 miliardi di euro.
Visa, transazioni in crescita. Anche in Italia
Nel 2009 Visa Europe ha registrato un incremento dei volumi generati da carte di debito del 6,3% ed una crescita delle corrispondenti transazioni di acquisto del 10%. Nel corso del 2009 in tutta Europa la spesa totale di tutte le carte di pagamento Visa ha registrato un incremento del 3,7% per un controvalore di 856 miliardi di euro. Il numero delle transazioni processate da Visa Europe durante l’anno, si legge in una nota, ha raggiunto la soglia di 7,2 miliardi, evidenziando una crescita del 11,3%. Fino a 894 transazioni al secondo nei periodi di maggiore flusso.
Carta Sì Business da BCC Roma
La Carta Sì Business disponibile presso tutte le filiali di Banca di Credito Cooperativo di Roma è una carta di credito che l’istituto bancario italiano mette a disposizione della propria clientela rappresentata da liberi professionisti, studi professionali e piccole o medie imprese con sede nella Penisola.
Lo strumento di pagamento è in grado di rappresentare un’utile alternativa per la migliore gestione della liquidità di cassa, consentendo ai clienti di Banca di Credito Cooperativo di Roma di poter posticipare fino al giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti, il rimborso del credito utilizzato.
La carta è collegabile al circuito internazionale Visa, o a quello Mastercard, potendo così essere efficacemente utilizzata sia in Italia che all’estero, per il compimento di operazioni di prelevamento di denaro dagli sportelli automatici, o di pagamento presso gli esercizi commerciali convenzionati.
La Carta Sì Business è disponibile in due differenti versioni: quella aziendale – tramite la quale l’azienda fissa il limite di spesa delle singole carte rilasciate e abbinate, e quella individuale – destinata invece a liberi professionisti o imprenditori.
Mutuo BancoPosta: una risposta per ogni esigenza
Se siete alla ricerca di un mutuo, certo non potete non prendere in considerazione l’offerta di Banco Posta. Nel corso della vita, ognuno arriva difatti a un punto in cui si trova nell’invidiabile condizione di dover fare delle scelte definitive: per molti, il progetto più importante della vita è quello di mettere su famiglia; ma per farlo è necessario uno strumento in grado di agevolare l’acquisto della casa, e anche in questo caso è importante che la scelta possa essere operata valutando una serie di soluzioni differenti per ogni esigenza specifica e senza che si possano verificare, magari in corso d’opera, spiacevoli sorprese. Mutuo Banco Posta garantisce la presenza delle prime e l’assenza di queste ultime.
Finanziamenti Regione Toscana per aziende a corto di liquidità
La Regione Toscana, ad integrazione di un protocollo siglato con le banche nel dicembre del 2008, ha annunciato d’aver aumentato di altri dodici milioni di euro la dote per garantire i finanziamenti delle PMI toscane che si rivolgono per l’accesso al credito agli Istituti. Le garanzie, in particolare, e grazie agli stanziamenti regionali, vengono offerti da Fidi Toscana, ma ci sono anche nuove misure di sostegno alle imprese agricole, alle piccole e medie imprese femminili ed alle aziende che si trovano a corto di liquidità. Undici milioni di euro, infatti, sono stati stanziati a favore delle PMI della Regione che hanno a causa della crisi le casse vuote; queste potranno essere rimpinguate sia attraverso dei programmi di ricapitalizzazione, sia mediante la formula dei prestiti partecipativi.
Banche, commissioni massimo scoperto: si chiede l’annullamento al Senato
Fuorilegge. Secondo, Adiconsum, Adoc e Lega consumatori, le banche, interpretando illegittimamente la legge 2/2009, articolo bis, stanno continuando ad applicare a conti già esistenti «commissioni variamente denominate». Con buona pace di imprese e cittadini che superano lo scoperto autorizzato o che vanno in rosso. Una situazione non nuova, a quanto pare. Con i mutui prima e con le ricariche dei cellulari poi, hanno sempre fatto pagare qualcosa in più. E nel caso del massimo scoperto quel “qualcosa” può arrivare fino al 15 percento in più rispetto al previsto. L’Antitrust l’aveva notato e segnalato già diverse settimane fa. Ma nessuno ha preso ancora provvedimenti. Anche perché, queste “spese aggiuntive” hanno i nomi più diversi: commissioni per istruttoria urgente, corrispettivo sull’accordato, commissione per messa a disposizione di fondi, recupero spese per affidamenti, indennità per sconfinamenti.
Mutui: crescono le sofferenze in Italia
Abbiamo già descritto i segnali di risveglio per il credito (almeno se affrontiamo la questione dal versante del credito alle famiglie, mentre quello alle imprese si mantiene in contrazione). Quello che ancora non abbiamo detto, invece, è che si è verificata una vera e propria impennata dei crediti in sofferenza, che sono aumentati lo scorso anno – a detta di tutti il più difficile in conseguenza della crisi economica mondiale – di oltre il 46%. Dal momento che poi a fare proclami sono capaci tutti, specie quando c’è da agitare la bandiera del disfattismo, abbiamo scelto di portare i dati, in modo che l’analisi possa basarsi su qualcosa di concreto.
Carta di credito Base da BCC Roma
La carta di credito Base di Banca di Credito Cooperativo di Roma è uno strumento transazionale di pagamento e di prelevamento che costituisce parte della discreta gamma di carte di credito che compone l’offerta dell’istituto romano.
La carta, associata a Carta Sì, viene solitamente offerta ai lavoratori dipendenti affinchè possano soddisfare – attraverso questo strumento – le proprie esigenze personali di spesa, sia in Italia che all’estero.
La carta di credito base è infatti operativa su uno dei due circuiti internazionali di pagamento, Visa o Mastercard, divenendo sinonimo di grande fruibilità in tutto il mondo, sia presso sportelli automatici sia presso gli esercenti commerciali.
Inoltre, il cliente titolare della carta potrà scegliere se rimborsare l’importo utilizzato in un’unica soluzione (a saldo), entro 30 giorni dalla data degli acquisti, o con modalità revolving (a rate), secondo pagamenti mensili fissi.
Il cliente della Banca di Credito Cooperativo di Roma potrà inoltre anche scegliere se aggiungere alla carta Base principale una carta aggiuntiva, o una carta familiare; in emntrambi i casi la carta potrà essere attivata sul circuito internazionale opposto a quello principale.
Direct Line: polizza RC Auto da 236 €uro
Il Babbo Natale di Direct Line portò in dono, oltre ad una campagna pubblicitaria decisamente esilarante, anche uno sconto sulla polizza RC Auto pari a due mensilità del premio annuale, ovvero un abbattimento superiore al 15%. Ma i regali, per la compagnia inglese che ha scelto come simboli il telefono ed il mouse rossi, non si sono certo esauriti durante le Feste, anzi. Con l’anno “ordinario”, così come lo definisce la Chiesa e come anche il calendario conferma (tolte le domeniche, per trovare un giorno segnato in rosso bisognerà attendere aprile), è arrivato un crollo dei costi della polizza, ben esplicitato da una pubblicità comparativa che si basa su tre cifre: 2, 3 e 6.
Conto corrente pay per use di Banca Generali
Banca Generali ha ideato “Conto Up“, il conto corrente “pay per use” che nella versione base, ovverosia senza opzioni, è a canone zero ed offre il Bancomat gratuito, le principali operazioni senza costi o oneri aggiuntivi, e la liquidità remunerata, fino al livello dei 75 mila euro, con un tasso che può arrivare fino al 100% di quello fissato dalla Bce, la Banca Centrale Europea. Gratis, e compresi nel canone zero di “Conto Up”, senza opzioni, sono le spese per singola scrittura, le spese per la liquidazione degli interessi, ed i bonifici Italia, mentre per l’invio dell’estratto conto le spese sono pari a 1,50 euro. Per il fido, garantito con titoli messi a pegno, il tasso debitore è inoltre pari, con il “Conto Up“, al 2% più uno spread non superiore al tasso euribor con scadenza ad un mese. Questo è quanto offre “Conto Up” nella sua versione base, ovverosia senza opzioni; dopodiché il correntista, in base alle proprie esigenze, può inserire dei servizi aggiuntivi pagando solo per quello che serve.
Notai a Foggia: mutui gratuiti vittime usura
Lo scorso novembre erano al minimo storico, a dicembre invece i tassi applicati dalle banche sui mutui sono tornati a salire, seppur lievemente, attestandosi al 2,95% rispetto al 2,90% registrato il mese precedente. I dati sono rilevati dall’ultimo bollettino dell’Abi. A fine dicembre dello scorso anno l’ammontare dei prestiti al settore privato si è attestato sui 1.550 miliardi, con un flusso netto nel corso dell’anno di nuovi prestiti per 24 miliardi.
A dicembre è cresciuta anche la raccolta, rappresentata dai depositi in conto corrente, depositi con durata prefissata, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine, con un tasso tendenziale del 7,6% a 1.974,5 miliardi di euro.
Mutui, semaforo verde; finanziamenti alle imprese ancora al palo
Chiamarlo segnale di ripresa è ancora prematuro, ma certo un’inversione di tendenza c’è stata e tanto basta, specie dopo un periodo di lacrime e sangue, per fare notizia. La notizia è che sono tornati a salire, dopo quasi un anno e mezzo, i tassi applicati dalle banche sui mutui concessi ai risparmiatori che intendono imbarcarsi (o già lo hanno fatto negli anni passati) nell’acquisto di una casa. È successo a dicembre, non accadeva almeno da agosto del 2008, quando si registrò una frenata pari allo 0,3% benché si rimanesse, sostanzialmente inconsapevoli del fatto che la bolla speculativa stava arrivando all’esplosione, su livelli vicini al 6% (5,92 per amore di precisione).