Visa, transazioni in crescita. Anche in Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Nel 2009 Visa Europe ha registrato un incremento dei volumi generati da carte di debito del 6,3% ed una crescita delle corrispondenti transazioni di acquisto del 10%. Nel corso del 2009 in tutta Europa la spesa totale di tutte le carte di pagamento Visa ha registrato un incremento del 3,7% per un controvalore di 856 miliardi di euro. Il numero delle transazioni processate da Visa Europe durante l’anno, si legge in una nota, ha raggiunto la soglia di 7,2 miliardi, evidenziando una crescita del 11,3%. Fino a 894 transazioni al secondo nei periodi di maggiore flusso.

Nell’ultimo trimestre 2009 i volumi di spesa internazionali hanno evidenziato una forte ripresa sia all’interno sia al di fuori dell’area europea, rivelando che i consumatori sono tornati a generare livelli di spesa pre-crisi in viaggi d’affari e in vacanze all’estero. Del totale dei volumi generati da carte Visa in Europa, il 70% è da attribuire a carte di debito. Anche il commercio elettronico ha visto una crescita significativa nel 2009 con un incremento rispetto all’esercizio precedente del 37,4% e con un picco di 127,5 milioni di transazioni online elaborate nel periodo natalizio. In totale il commercio su Internet rappresenta oggi il 20% dei volumi complessivi Visa in Europa.

L’utilizzo delle carte di debito avrà un’accelerazione nel 2010 grazie alla diffusione delle carte prepagate e contactless. Visa Europe ha riportato nel 2009 ricavi per 709 milioni di euro, con una crescita del 5% rispetto al 2008. Questo ha generato un margine al lordo d’imposta di 54 milioni che è stato trattenuto in azienda per supportare il capitale e le riserve incrementati a 503 milioni. Cresce la diffusione delle carte Visa in Italia attestandosi a quota 25,9 milioni, in crescita del 5,1% rispetto all’esercizio precedente. Il volume totale di spesa dei titolari di carte Visa in Italia ha registrato un incremento di 2,6 punti percentuali rispetto allo scorso esercizio per un totale di 43,1 mld, mentre i volumi di acquisto sono stati pari a 36,5 miliardi.