Mutuo, quanto si risparmia con le surroghe?

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il risparmio sulla rata mensile, in base all'anno di contrazione del finanziamento.


In virtù del ribasso dei tassi d’interesse che si sono susseguiti durante gli ultimi mesi sulla spinta degli interventi voluti dalla Bce, sorge la possibilità risparmiare sulla rata del mutuo e più precisamente sugli interessi compresi nella rata, ricorrendo alla surroga.

Non a caso,  tale strumento, che consente di spostare il mutuo dalla banca che ha erogato il finanziamento in origine a un’altra che pratica condizioni più vantaggiose, rappresenta oggi una quota importante delle nuove erogazioni: circa un terzo secondo l’Abi; due terzi secondo altre fonti.

  • Surroga mutuo: cos’è e come funziona

La surroga (o portabilità del mutuo) è stata introdotta dalla Legge Bersani (40/2007) e consente, appunto, di trasferire un mutuo ipotecario da una banca a un’altra che pratica condizioni migliori, anche modificando la tipologia di tasso (fisso o variabile), la durata e lo spread. Il tutto senza spese per il cliente.

Prima di iniziare la procedura, è fondamentale analizzare le offerte di surroga di diverse banche per scegliere la soluzione migliore in base alle proprie esigenze. A questo punto bisogna inviare una richiesta formale di surroga alla nuova banca, allegando la documentazione riguardante i redditi e l’immobile, oltre ai conteggi estintivi della banca del mutuo originario che attestino l’ammontare del debito residuo.

La ‘vecchia’ banca  ha poi l’obbligo di concedere la surroga all’istituto di credito che subentra entro 30 giorni lavorativi. Se ciò non avviene per responsabilità della banca originaria, il cliente ha diritto per legge a ricevere un risarcimento pari all’1% del valore del finanziamento, calcolato sul mese o sulle frazioni di mese di ritardo.

Va inoltre rammentato che la surroga non è conveniente, o quantomeno la convenienza è trascurabile, se mancano pochi anni all’estinzione del debito. Questo perché il piano di ammortamento utilizzato dalle banche italiane (il cosiddetto piano di ammortamento alla francese) prevede che la maggior parte degli interessi vengano pagati con le rate iniziali. La quota interessi decresce infatti man mano che si va avanti con il rimborso.

Dal 2015 i tassi hanno cominciato a registrare un calo sensibile. Ecco dunque che per lo stesso mutuo contratto nel primo trimestre del 2015 (tasso medio uguale a 3,96%) la rata è di 604 euro e, se stipulato nel primo trimestre di quest’anno (tasso medio al 2,85% circa), di 547 euro.

Ricorrendo nel 2016 alla surroga e adeguando il tasso ai valori attuali, si ottiene un risparmio sulla rata di:

  • 142 euro per un mutuo contratto nel 2012;
  • 118 euro per un mutuo contratto nel 2013;
  • 119 euro per un mutuo contratto nel 2014;
  • 57 euro per un mutuo contratto nel 2015.