Si chiama “Microcredito d’Impresa” ed è lo strumento mediante il quale la Regione Puglia concede un prestito a tasso zero alle piccole e medie imprese che non riescono ad ottenere finanziamenti dalle banche. Contemplato tra le novità dell’ultimo periodo, il prestito potrà essere chiesto anche da consulenti e professionisti e avverrà in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie. Una soluzione, quella studiata da Nichi Vendola, per venire incontro a quelle aziende ‘in fieri’ strozzate dal sistema creditizio.
Così il presidente della Regione Puglia:
Il microcredito si configura sempre di più come un punto serio di qualificazione del mondo economico. È molto di più di una zattera di salvataggio: vuol dire sapere che l’economia non gira esclusivamente attorno ai grandi gruppi multinazionali, ma è una geografia fatta da tanti arcipelaghi imprenditoriali che vanno sostenuti e aiutati.
Occorre valutare nel dettaglio di cosa si tratta e come può essere utile questo prestito alle piccole aziende. La cifra messa a disposizione dal bando è di 42 milioni. Si tratta di uno dei rari esempi di microcredito in italia. Con questa cifra, secondo Vendola, migliaia di imprese e di famiglie possono cambiare un destino negativo.
Il tema del microcredito può essere declinato in molteplici maniere. Ha a che fare con il concetto di finanza etica, già in auge in altre zone del mondo, e potrebbe rappresentare una via d’uscita dalla crisi.
Al momento, sono circa 700 le PMI che hanno fatto domanda per accedere alla cassa integrazione in deroga al fine di evitare di chiudere i battenti e licenziare. Il microcredito, dunque, potrebbe rappresentare un’ammortizzazione sociale aiutare soggetti (giuridici e non) in difficoltà.