Le banche italiane alle prese con la asset quality review

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Un fenomeno di cui si sente sempre più spesso parlare nel corso degli ultimi tempi nel mondo bancario e finanziario è la cosiddetta asset quality review, che si può tradurre come revisione della qualità dell’attivo, un processo all’interno del quale saranno presto comprese le banche italiane ed europee. 

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Queste banche saranno infatti sottoposte ad una analisi e una revisione delle partecipazioni e degli attivi presenti nei loro bilanci da parte della Banca Centrale Europea – BCE – che andrà ad esprimere una valutazione in merito.

Il processo di revisione, inoltre, dovrà essere completato entro il prossimo mese di ottobre 2014, in seguito al quale la Banca Centrale Europea inizierà il suo periodo di vigilanza bancaria sugli istituti italiani ed europei. Il periodo di vigilanza avrà infatti inizio da 1 novembre 2014.

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Ma in che cosa consiste, in realtà, la revisione della qualità degli attivi degli istituti di credito, la asset quality review di cui si sente così tanto parlare?

Questa procedura si inserisce come terzo pilastro in un più vasto processo di trasparenza nel settore del credito, all’interno del quale la BCE andrà a valutare in modo nuovo gli elementi di rischio, sottoponendo le banche a simulazioni e a stress test che siano in grado di indicare il livello della solidità dei loro conti.

Si prevede, quindi, alla luce di questo processo, che gli istituti di credito italiani possano ridurre la loro esposizione in titoli di stato nazionali, nonostante i buoni successi conseguiti nell’anno appena passato, e dunque provocare qualche tensione sui titoli del Tesoro.