Crolla il prezzo delle case nel 2013 e aumenta la domanda di mutui

di Gianfilippo Verbani Commenta

La riduzione dei prezzi delle abitazioni nuove è stata pari nel corso del 2013 al 2,4 per cento, mentre per quanto riguarda le case già esistenti la riduzione dei prezzi nel 2013 è stata pari al 7,1 per cento, dopo una diminuzione del 4,9 nel corso del 2012.


 L’ Istat ha rilasciato le ultime statistiche in merito all’andamento del mercato immobiliare nel corso del 2013. Il protrarsi della crisi economica nel corso dell’anno passato ha imposto un forte rallentamento al mercato delle compravendite, che ha provocato sui prezzi delle case un calo del 2,8 per cento nel corso del 2012 e del 5,6 per cento nel corso del 2013.

La flessione del mercato delle compravendite che l’Istat ha potuto registrare nello stesso periodo è stata pari quindi in totale al 9,2 per cento, un dato che evidenzia a che punto sia arrivata l’attuale crisi del mattone.

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Scendendo più nel dettaglio, sempre secondo quanto rilevato dall’Istituto di statistica, la riduzione dei prezzi delle abitazioni nuove è stata pari nel corso del 2013 al 2,4 per cento, con un incremento del 2,2 per cento rispetto al 2012, mentre per quanto riguarda le case già esistenti la riduzione dei prezzi nel 2013 è stata pari al 7,1 per cento, dopo una diminuzione del 4,9 nel corso del 2012.

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La situazione generale, tuttavia, rispetto all’anno passato, il 2012, è leggermente migliorata. Nel quarto trimestre del 2013, infatti, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie è diminuito dell’1,3 per cento rispetto al trimestre precedente e del 4,8 per cento su base tendenziale, rispetto allo stesso periodo del 2012. La tendenza del periodo conferma quindi anche il calo congiunturale e tendenziale dei prezzi degli immobili in atto negli ultimi due anni. Il calo congiunturale, tuttavia, si presenta come la sintesi di altri due andamenti che si possono esaminare anche in dettaglio, ovvero quello dei prezzi delle abitazioni nuove, pari all’1,1 per cento e quello relativo agli immobili già esistenti, pari all’1,3 per cento.