Cosa prevede l’accordo tra Italia e Svizzera sulla fine del segreto bancario

di Gianfilippo Verbani Commenta

L'Italia si aspetta dalla firma di questo accordo di recuperare circa 6,5 miliardi di euro, per il quale sono previste diverse modalità di riscossione.


 Italia e Svizzera hanno da poco firmato un protocollo di intesa che prevede la fine del segreto bancario, confermando quanto previsto dall’ accordo Ocse, in base al quale il fisco italiano potrà accedere ai dati di conti correnti e conti deposito accesi presso le banche e gli istituti di credito svizzeri, soprattutto se i risparmi sono stati portati all’ estero al fine di evitare l’onere della tassazione nazionale.Firmato l’accordo per la fine del segreto bancario in Svizzera

Ma quali saranno i termini di questo accordo firmato tra le due nazioni?

L’Italia si aspetta dalla firma di questo accordo di recuperare circa 6,5 miliardi di euro, per il quale sono previste diverse modalità di riscossione, si potrà infatti arrivare a versare fino al 70 per cento degli attivi non dichiarati. Ad oggi il totale dei depositi non dichiarati depositati presso gli istituti di credito elvetici è stimato in circa 150 miliardi di euro, tanto che l’accordo appare subito come un importante passo in avanti per la nostra nazione nei confronti della lotta all’evasione fiscale.

La Banca Nazionale Svizzera azzera il tasso di cambio con l’euro

Sarà previsto anche un certo cambiamento anche per i frontalieri, ovvero per tutti quei lavoratori italiani di confine che hanno scelto la Svizzera come luogo di lavoro, che fino ad oggi hanno scelto un sistema di tassazione misto, per cui i comuni svizzeri sono autorizzati a versare ai comuni italiani il 38 per cento della tassazione. Con il nuovo accordo, invece, i lavoratori frontalieri saranno assoggettati ad una tassazione pari al 70 per cento in Svizzera e al 30 per cento in Italia. Il sistema del rientro dei capitali prevede inoltre una certa reciprocità.