Coronavirus, cosa succede con le rate dei mutui per le zone colpite

di Daniele Pace Commenta


Le banche stanno prendendo decisioni importanti per poter rispondere in maniera pronta e tempestiva all’emergenza dovuta alla diffusione del Coronavirus. Ovviamente, si tratta di misure che riguardano unicamente le zone che sono state colpite dai provvedimenti di isolamento e di quarantena.

Coronavirus, ecco le misure previste dalle principali banche

Le misure principali che sono state decise sono la sospensione delle rate del mutuo e altre decisioni che possono garantire un sostegno alla liquidità delle imprese. Si tratta di soluzioni che sono state sviluppate appositamente per dare supporto a privati e imprese che si trovano nelle aree più colpite. Anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha messo in evidenza, in un’intervista al Tg1, come il decreto che è stato da poco emanato ha come principale obiettivo quello di affrontare l’emergenza del Coronavirus, sospendendo gli adempimenti fiscali su tutti quei cittadini che si trovano nella zona rossa.

Sia i pagamenti degli adempimenti fiscali, quindi, che le ritenute fiscali, sono sospesi per tutti coloro che risiedono nella zona rossa. Una sospensione che, è bene metterlo in evidenza, comprende anche tutte quelle cartelle di pagamento che sono state emesse da parte di operatori dell’Agenzia delle Entrate e quelle che rappresentano l’atto conclusivo di un precedente accertamento esecutivo. Fino a questo momento, il decreto ha sospeso tutti questi adempimenti fiscali dal 21 febbraio fino al 31 marzo 2020.

Anche UniCredit e Intesa Sanpaolo hanno deciso di fare un passo deciso verso i cittadini, provvedendo ad annunciare come siano in corso di valutazione dei pacchetti di emergenza dal punto di vista del credito. Unicredit, ad esempio, ha scelto di realizzare un vero e proprio pacchetto emergenza specifico per tale situazione. All’interno di quest’ultimo troviamo una moratoria di ben 12 mesi che si riferisce alle rate dei mutui per i residenti e per tutte quelle imprese che hanno la sede legale/operativa nei Comuni che fanno parte della zona rossa, ma che comprende anche una serie di prestiti a tassi agevolati per fare in modo di supportare adeguatamente la liquidità.

Inoltre, Unicredit e Unicredit Foundation hanno donato 500 mila euro alla Protezione Civile per comprare materiale sanitario e strumenti medici per chi ne avesse l’esigenza.

Per quanto concerne Intesa Sanpaolo, invece, le misure decise per fronteggiare tale emergenza prevedono la sospensione per 3 mesi delle rate dei finanziamenti, che riguardano unicamente la quota capitale oppure tutta la rata, per tutte quelle famiglia che hanno la residenza nei Comuni della zona rossa, ma anche per tutte le aziende che hanno la sede entro il medesimo territorio. Una misura che potrà essere aggiornata e allungata in base allo sviluppo dell’emergenza.