Conto corrente: domiciliazioni Rid, il trasferimento automatico

di Gianfilippo Verbani 1


 Nel nostro Paese ben 98 sportelli bancari su 100 permettono, in materia di conti correnti, il trasferimento automatico delle domiciliazioni Rid attraverso un apposito servizio la cui gestione è a cura del Consorzio PattiChiari. Questo servizio sta facendo registrare sempre più adesioni nell’ambito di procedure semplificate e finalizzate a permettere ad un correntista di cambiare banca o di spostare solamente alcune specifiche domiciliazioni Rid in maniera rapida e senza intoppi. In particolare, sulla base dei dati forniti quest’anno proprio dal Consorzio Pattichiari, nell’arco di circa tre anni gli istituti di credito hanno gestito ben tre milioni di richieste di trasferimento automatico delle domiciliazioni Rid con una percentuale di successo di poco superiore al 92%. Ma come funziona questo servizio?

Ebbene, basta recarsi presso la filiale della nuova banca e compilare un apposito modulo con il quale si autorizza lo spostamento, ad esempio, delle utenze di luce e gas. Inoltre, dal mese di luglio dello scorso anno è altresì possibile spostare gli addebiti delle rate dei finanziamenti e dei mutui mantenendo invariati ed intatti i rapporti a livello contrattuale con la vecchia banca. Con la sottoscrizione e consegna del modulo recante la “richiesta trasferibilità delle domiciliazioni RID”, tra l’altro, il correntista riceve sia la comunicazione, da parte della vecchia banca, in merito alla chiusura delle domiciliazioni di cui è stato richiesto lo spostamento, sia l’eventuale indicazione di quelle domiciliazioni per le quali, invece, non è stato possibile procedere al trasferimento automatico.

Con il modulo, inoltre, le aziende erogatrici che periodicamente addebitano le somme vengono informate direttamente in merito alle nuove coordinate presso la nuova banca al fine di dare continuità ai prelievi periodici o mensili di denaro autorizzati dal correntista. Il mancato trasferimento in automatico della domiciliazione Rid di norma accade solo quando l’azienda erogatrice non ha sottoscritto con una determinata banca il servizio di incasso.


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