Come funzionano i Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione italiana

di Gianfilippo Verbani Commenta

Questi buoni indicizzati all'inflazione si caratterizzano per il fatto di avere una cedola fissa assicurata e come per tutti gli altri buoni di Poste Italiane è sempre possibile richiedere il rimborso anticipato, con la certezza di avere indietro almeno il capitale investito.


 Hanno riscosso un grandissimo successo negli ultimi anni i nuovi titoli di stato italiani indicizzati all’inflazione del nostro paese, i Btp Italia, che offrono a chi li sottoscrive un rendimento misto, dato da una parte fissa e da una parte che viene rivalutata sulla base dell’inflazione del nostro paese.

Ma anche tra i Buoni Fruttiferi Postali, i titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati in via esclusiva da Poste Italiane esiste un buono che ha un funzionamento molto simile a quello dei Btp Italia, perché viene indicizzato all’inflazione nazionale. Si tratta infatti dei Buoni Fruttiferi Postali indicizzati al costo della vita del nostro paese, della serie J45.

Che cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali o BFP

Come funzionano i Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione del nostro paese – Serie J45

I Buoni Fruttiferi Postali della serie J45 che si rivalutano sulla base del costo della vita, a differenza dei Btp Italia, che nella loro ultima versione 2014 hanno una durata pari a 6 anni, hanno una durata decennale. Si caratterizzano per il fatto di avere una cedola fissa assicurata e come per tutti gli altri buoni di Poste Italiane è sempre possibile richiedere il rimborso anticipato, con la certezza di avere indietro almeno il capitale investito. Nei titoli quotati, invece, come i Btp Italia, esiste sempre il rischio di una svalutazione sulla base dell’andamento del mercato.

Vantaggi e svantaggi dei Buoni Fruttiferi Postali

I Buoni Fruttiferi Postali possono essere sottoscritti a partire da 250 euro nella forma smaterializzata, e, anche se hanno una durata di 10 anni e possono essere soggetti al rimborso anticipato, per i primi 18 mesi non si ha diritto ad ottenere interessi. Il loro rendimento è formato da una parte fissa, con cedola annuale che offre un tasso di interesse pari allo 0,6 per cento lordo, e da una parte variabile, legata all’inflazione italiana e indicata dall’indice Foi. Andando a fare un confronto sui rendimenti con i Btp Italia, gli interessi offerti sono piuttosto ridotti sopratutto se si pensa al netto, mentre nell’ ultima emissione i Btp Italia hanno dato un interesse pari al 2,15 per cento.

Anche il meccanismo di questi prodotti finanziari, dunque, è molto semplice, ma se confrontati con altri prodotti analoghi il loro rendimento non è molto generoso, ma la caratteristica dell’indicizzazione all’inflazione ne difende almeno un po’ il potere di acquisto.