Cdp, nuova mossa: aumentano i tassi dei buoni postali

Si sta studiando una nuova strategia che porterà a un aumento che si aggira intorno a 100 punti base oppure potrebbe raggiungere quote anche maggiori. La scelta si attende in tempi decisamente limitati. Non solo, dal momento che lo scopo finale è quello di provare ad adeguare i vari prodotti al contesto di carattere macroeconomico in cui ci troviamo.

Il CDP, ovvero la Cassa Depositi e Prestiti, sta cercando di capire se c’è lo spazio per un aumento del rendimento dei buoni fruttiferi postali. È allo studio un progetto per provare a incrementarli di circa l’1%, ma i dati potrebbero essere anche più alti. In base a quanto risulta dalle ultime voci di corridoio, lo scenario macroeconomico in cui stiamo vivendo ha portato inevitabilmente i pezzi grossi di Cdp a prendere in considerazione una manovra di questo tipo. Ci sono tutte le carte in regola, a quanto sembra, per poter vedere attuata questa misura a stretto giro di posta. Alcune persone sostengono che possa essere lanciata già nel giro di pochi giorni. Va detto come, indipendentemente dalla tempistica, il contesto di mercato potrebbe subire una serie di variazioni a breve termine. Questa situazione, tra l’altro, ha già avuto degli importanti riflessi in riferimento alla recente emissione portata a termine da parte del Btp Italia.

Fino a questo momento, è abbastanza evidente come l’aumento dei tassi sul territorio italiano si è notato in maniera più evidente per quanto riguarda i mutui. L’aumento dei tassi dei mutui è stato imponente. Infatti, stando ai dati che sono stati diffusi da parte di Abi, il tasso che si riferisce all’acquisto di abitazioni nuove, ha fatto un balzo partendo da 1.40 e arrivando quota 1.93%.

Il tasso complessivo delle imprese, non solo in riferimento alle pmi, invece, non ha fatto registrare alcun tipo di cambiamento, dal momento che è rimasto sulla percentuale dell’1.13%. In uno scenario del genere, si può notare come il rendimento del Btp 10 anni ha fatto un altro balzo in avanti, crescendo addirittura del 3.67%. Discorso completamente diverso alla fine dello scorso mese di dicembre, visto che era stato registrato in quel periodo un incremento che non ha superato l’1%, con uno spread Btp/Bund che si è mantenuto intorno a 200 punti base. Anche la raccolta del Btp Italia non ha superato quota 9.44 miliardi di euro.

Si tratta di un dato che non tocca nemmeno la metà in confronto all’emissione che era stata portata a termine nel 2020. Due anni fa, infatti, si era raggiunta e superata la quota di ben 22 miliardi.