Fed e la linea rigida sui tassi, ecco cosa succederà

di Daniele Pace Commenta


Powell e Lagarde hanno più di una volta messo in evidenza come si sta per combattere probabilmente la guerra più grande nei confronti dell’inflazione, tenendo conto di come ci sia un altissimo rischio in relazione alla recessione.

Insomma, i mercati pare che si siano già lanciati verso una dimensione del tutto inedita, decisamente meno piacevole e bella rispetto a quella che si è lasciata. Powell, ovvero il numero uno della Fed, ha deciso di puntare su Sintra, ovvero la sede dell’incontro che ogni anno viene organizzato da parte della Banca Centrale Europea, con l’intento di affermare ancora una volta tutto ciò che la Banca americana sta mettendo in atto nella quotidianità.

Ovvero, che la lotta nei confronti dell’inflazione sta assumendo un ruolo molto più in primo piano in confronto alla crescita. Ecco spiegato il motivo per cui ci dobbiamo preparare a un periodo in cui i tassi rimarranno decisamente elevati. Il banchiere ha ammesso che probabilmente si sta correndo un po’ troppo, ma al contempo la stabilità dei prezzi, in questo momento, è l’aspetto divenuto prioritario per la Fed.

Anche Christine Lagarde condivide le parole che sono state espresse da parte di Powell. Infatti, la Bce starà al fianco di queste misure. Certo, l’obiettivo è, al contempo, quello di evitare che si possa verificare una vera e propria frammentazione tra le varie nazioni che fanno parte dell’Eurozona.

Sarà necessario, di conseguenza, aggiornare tutte le misure in maniera graduale e costante. Proprio per questo motivo, lo scudo che è stato emesso per combattere lo spread, la cui applicazione è prevista a partire dal prossimo 21 luglio rimane in ogni caso un vero e proprio mistero. Sembra proprio che non sia arrivato il momento giusto per aiutare i bond vigilantes, che hanno già il terreno fertile per scatenarsi sui vari mercati.

Di conseguenza, nel periodo in cui le borse hanno da poco finito di affrontare quello che è stato il semestre più ricco di complicazioni e difficoltà di tutti gli ultimi decenni, le banche centrali non fanno altro che colpire nuovamente in maniera dura il Toro. Lagarde ha spiegato il concetto alla perfezione, sottolineando come non ci siano chance di poter tornare a tassi così bassi come quelli precedenti.

Secondo quanto è stato riferito da parte di Philip Hildebrandt, ovvero il secondo pezzo grosso di BalckRock, pare che il picco sia già stato toccato. In realtà, però, con le mosse che stanno per mettere in atto le banche centrali, c’è la tendenza ad attirare il rischio di causare una recessione che non ha eguali.