Carte di credito e vacanze sicure: cosa fare prima di partire

di Gianfilippo Verbani 1


 L’estate è alle porte ed è tempo di viaggi, molto spesso anche all’estero. Ne consegue che oltre a mettere la casa in sicurezza prima di partire occorre anche organizzarsi sul contante da portare con se e sugli strumenti di pagamento: dal bancomat alla carta di credito passando per il blocchetto degli assegni. Quindi, specie per le carte di pagamento, occorre essere ben informati su tutte le modalità di utilizzo delle carte, sul limite massimo prelevabile giornalmente e mensilmente, nonché sulle procedure da seguire in caso di smarrimento o furto delle carte stesse. Ebbene, per trascorrere delle vacanze tranquille e sicure anche sul versante dei pagamenti e della gestione del denaro, il Consorzio Pattichiari, anche per ragioni di sicurezza, raccomanda di portare con se poco contante privilegiando la moneta elettronica.


 

A tal fine, viene innanzi tutto consigliato di separare le carte di pagamento dai rispettivi codici PIN.  La cosa migliore sarebbe di ricordarli a memoria, ma in ogni caso se scritti in un foglietto questo non deve mai stare nel portafoglio assieme alle carte; prima di partire, inoltre, è necessario controllare la disponibilità delle carte al fine di verificare quale sia il limite di utilizzo residuo. In Italia, così come in vacanza all’estero, inoltre, è sempre bene non perdere mai di vista la propria carta di credito al momento dei pagamenti, così come è una buona prassi conservare tutte le ricevute in modo tale che al ritorno dalle vacanze si possa effettuare un controllo di tutte le spese.
La carta di credito, inoltre, necessita della firma obbligatoria sul retro, mentre per quanto riguarda i prelievi, tanto in Italia quanto all’estero, sono preferibili quelli con il bancomat; con la carta di credito, infatti, vengono applicate delle commissioni di prelievo fisse o in percentuale dell’importo prelevato. Molte carte di credito, ad esempio, per ogni prelievo fanno pagare il 4% dell’importo prelevato, ragion per cui quando possibile è meglio utilizzare il caro “vecchio” bancomat.


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