Bonus 300 euro, nuove regole per incentivare i pagamenti con carte

di Daniele Pace Commenta


Il Governo Italiano sta preparando una serie di nuove regole che servono essenzialmente a stimolare e a supportare l’impiego dei pagamenti usando le carte di credito o di debito. L’obiettivo è chiaramente quello di diminuire il più possibile l’impiego dei contanti.

Bonus 300 euro il piano cashback del Governo

Un progetto di cui si era parlato piuttosto di frequente anche durante il mese di agosto e che ha ricevuto pochissimo tempo fa la definitiva approvazione anche del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver incontrato i più importanti gestori di carte di debito e credito. Un sistema che serve essenzialmente a spingere ancora di più l’uso della moneta elettronica e che inevitabilmente passerà dal piano cashback.

In poche parole, tutti i consumatori che utilizzeranno i POS per effettuare vari pagamenti, con carte di credito o di debito, a partire dal primo dicembre potranno contare su un bonus che sarà proporzionale alla loro spesa. Di fronte ad una spesa complessivamente annua pari a 3000 euro, si potrà ottenere un bonus di ben 300 euro, pari al 10%. Non ci deve essere solo la spesa minima documentata, ma il progetto potrebbe comprendere anche di fissare una soglia minima di operazioni che servono per stimolare l’impiego dei mezzi di pagamento elettronici anche per gli acquisti di prodotti poco costosi.

Attenzione, però, dal momento che tutti i vari dettagli che si riferiscono al piano cashback restano ancora in sospeso, dato che per il momento non c’è grande chiarezza in riferimento alle modalità con cui verranno portate a termine le restituzioni. L’ok, quindi, deve arrivare ancora sia dagli operatori del settore che dalle Autorità.

Un primo ostacolo riguarda l’esigenza che tale sistema, con l’obiettivo di contrastare il più possibile l’evasione fiscale, comporti anche la rendicontazione delle transazioni mediante il portale PagoPA e quelle bancarie, oltre che il passaggio di tutte le info all’Agenzia delle Entrate. Un altro ostacolo che si dovrà inevitabilmente risolvere è quello legato al via libera a tale piano cashback da parte della Corte dei Conti, ma anche del Garante della Privacy. All’interno dello stesso piano, pare che il Governo vorrebbe inserire anche altre misure, come ad esempio il credito di imposta per tutte quelle commissioni che vengono sostenute dai piccoli titolari di negozi dal primo luglio scorso in avanti.