Le polizze Danni e Vita hanno attraversato un 2015 non molto positivo: la raccolta premi delle assicurazioni RC auto e veicoli marittimi ha fatto registrare infatti un calo pari al 6,5%, trascinando a un valore negativo l’intero settore Danni (-2,4%), mentre la raccolta dei premi Vita è cresciuta del +4,0% in confronto al 2014.
In totale la raccolta complessiva dei premi delle compagnie assicurative nazionali, e delle rappresentanze per l’Italia di compagnie extra europee, nel 2015 è stata pari a 147 miliardi, con una crescita del 2,5% sull’anno precedente.
Si tratta, per il ramo RC auto, della quarta variazione negativa consecutiva: dal 2011 al 2015 i premi sonodiminuiti di circa il 20% e il volume premi del 2015 (pari a 14,2 miliardi di euro) è tornato ai livelli di quindici anni fa. Secondo l’ANIA ha contribuito a un così importante calo l’accesa concorrenza fra le imprese di assicurazione, che hanno potuto beneficiare di un lungo periodo di riduzione della sinistrosità iniziato nel 2010 ma interrottosi nel corso del 2015. I premi medi di questo ramo, infatti, dall’autunno 2012 alla fine del 2015 si sono ridotti di circa il 20%. Va inoltre ricordato che la diffusione di prodotti molto vantaggiosi per i clienti come la polizza sospendibile per la RC moto o l’assicurazione con scatola nera, ha provocato una significativa riduzione dei costi e la conseguente diminuzione della raccolta premi.
Per quanto riguarda gli altri rami Danni, hanno fatto quasi tutti fatto registrare una variazione positiva, anche per effetto dei segnali di recupero dell’economia nazionale: assistenza (+10,2%), perdite pecuniarie (+7,7%), tutela legale (+6,4%), malattia (+4,2%), corpi veicoli terrestri (+2,9%), corpi veicoli aerei (+2,4%) e RC generale (+1,4%). In calo soltanto credito e cauzione (-7,0%), altri danni ai beni (-1,7%), infortuni (-0,4%) e incendio (-0,2%).
Infine, ci sono buoni risultati anche per la raccolta premi nei rami Vita, che nel 2015 ha sfiorato i 115 miliardi, in aumento del 4% rispetto al 2014. Si tratta del valore di raccolta più elevato mai registrato in Italia, anche se la crescita dello scorso anno risulta molto inferiore a quella registrata nel biennio precedente, quando si era toccato il +29,9% nel 2014 e il +22% nel 2013.