Le condizioni del contratto di affitto con riscatto secondo lo Sblocca Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Ecco quali sono le condizioni del contratto di affitto con riscatto rese effettive dal decreto Sblocca Italia nel corso nel 2015.


 La pubblicazione del decreto Sblocca Italia ha portato alla definizione ufficiale delle norme che regolano il contratto di affitto con riscatto, che offre la possibilità di acquistare un immobile dopo un periodo di locazione.

Una legge per l’affitto con riscatto all’interno dello Sblocca Italia

Vediamo quindi quali sono le condizioni contrattuali rese effettive dal decreto.

Il primo onere per l’inquilino è il versamento di un acconto, in genere pari al 6 per cento. Nel frattempo l’inquilino continua a versare il canone di locazione, con il quale non si avrà il solito fondo perduto, ma anche un deposito per il futuro acquisto, che sommato all’acconto versato all’inizio, darà luogo ad un accantonamento che sarà detratto dal prezzo dell’immobile.

Affitto con riscatto, le nuove regole

La terza fase inizia al momento del rogito, quando il cliente è chiamato a saldare la parte rimanente del prezzo dell’immobile. Per farà questo l’inquilino, che ha una precedenza nella compravendita, può scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze.

Una novità introdotta dal decreto Sblocca Italia consiste poi nella trascrizione del contratto all’interno del registro immobiliare. Il contratto avrà una durata non superiore a 10 anni. Questo significa che il compratore è tutelato da eventuali azioni future a carico di colui che affitta e vende l’abitazione, iscrivendo una porta di ipoteca sull’immobile.

Infatti se nel corso del periodo di validità del contratto di affitto l’immobile viene venduto ad un altro acquirente saranno valide le regole del precedente rent to buy.