Spread mutui 2013 intorno al 3%

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Che il settore dei mutui in Italia sia in crisi è un dato di fatto e il trend negativo si protrae ormai da alcuni anni. La recessione del Belpaese e il credit crunch hanno aggravato lo scenario, mettendo nel dimenticatoio l’epoca d’oro dei mutui con gli spread anche inferiori all’1%. Oggi gli istituti di credito italiani applicano ricarichi medi sui tassi dei mutui che possono anche superare il 3% sui contratti variabili. Nonostante il tasso base siano decisamente contenuto, le famiglie devono fare i conti con spread molto alti.

Oggi il tasso Euribor, al quale sono legati gran parte dei mutui a tasso variabile, viaggia sui minimi storici: il tasso trimestrale è allo 0,22%, quello semestrale allo 0,33%. Il tasso Irs, ovvero il tasso interbancario al quale vengono agganciati i mutui a tasso fisso, continua a evidenziare un ragionevole 2,5% sulla scadenza ventennale. Complessivamente i migliori mutui a 20 anni offerti dalle banche mostrano un Taeg medio del 3,2% per il variabile e del 5,3% per il fisso.

Il Taeg, ovvero Tasso annuo effettivo globale, è il costo totale del mutuo e spesso viene indicato anche con la siglia Isc, ovvero indicatore sintetico di costo. Questo parametro permette al risparmiatore di conoscere subito quanto gli costerà il mutuo: non solo il tasso base, ma anche la rata e tutte le spese accessorie, di perizia, di istruttoria e oneri di vario genere. Per i mutui a tasso variabile in media lo spread si aggira intorno al 3%, mentre per i mutui a tasso fisso siamo intorno al 2,8%.

Il valore sale, però, al 3,9% per i mutui cap rate, ovvero per quei contratti con un tetto massimo oltre il quale il tasso non può crescere (quindi c’è un rincaro del 3,6% sul tasso Euribor a 6 mesi). Le banche sono così sempre meno generose in tema di mutui, soprattutto per colpa di alcune dinamiche di bilancio relative a sofferenze e svalutazioni sui crediti. Inoltre, il peso dei mutui erogati a tassi convenienti in passato è stato fatto ricadere come onere sui nuovi clienti.