Mutui, sempre più famiglie in difficoltà

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il report del Nomisma: il 22,8% non ce la fa a sostenere le rate.


Il mercato immobiliare è ripartito? Il mercato dei mutui gode di ottima salute? Non proprio, secondo il Nomisma. Uno studio realizzato dall’Agenzia placa gli entusiasmi di addetti ai lavoro e consumatori.

Non si puo’ negare che una ripresa ci sia, ma le difficoltà contingenti e strutturali sono all’ordine del giorno e sotto gli occhi di tutti. Il crollo epocale registrato dal settore negli anni della crisi ha ridimensionato la portata di certi incrementi a tre cifre diffusi in questi ultimi mesi. Perché, se da una parte è vero che la crescita c’è, dall’altra va considerata anche la base sulla quale gli aumenti sono stati calcolati.

Nomisma evidenzia che, seppure in presenza di un aumento delle compravendite sia nel 2015 (+6,5% in confronto al 2014), sia nel primo trimestre 2016 (+20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima), si vanno raffreddando le intenzioni di acquisto di un immobile, almeno a giudicare dalle dichiarazioni delle famiglie interessate a comprare casa e che erano il 12,2% nel 2015 a fronte dell’8,8% di inizio 2016.  Un dato che, secondo l’istituto bolognese, si deve alla mancanza di prospettive economiche certe e stabili, benché in presenza di un generale miglioramento della situazione reddituale. Come dire che le famiglie oggi stanno meglio rispetto a un anno fa, ma i livelli di fiducia restano bassi e si ha paura a indebitarsi a lungo perché è sempre più difficile risparmiare.

Una cautela giustificata ancora una volta dai dati di Nomisma: le famiglie che dichiarano di trovarsi in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo sono passate nel giro di un anno dal 14,4% all’attuale 22,8%, cioè quasi una famiglia su quattro, con una riduzione quantificabile in valore assoluto in circa 500mila nuclei.