Il valore degli immobili secondo la nuova riforma del catasto

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tutti valori risultanti da questo esame dovranno poi essere moltiplicati per i metri quadri, usati al posto del tradizionale sistema basato sul computo del numero dei vani.


 La nuova riforma del catasto prevede di cambiare le regole sulla base delle quali vengono calcolati i valori degli immobili, per i quali non verrà più a stabilirsi una distinzione tra case di lusso e case popolari. I valori degli immobili non saranno più infatti calcolati sulla base della rendita catastale, ma su quello del valore patrimoniale.

Le caratteristiche del nuovo catasto

Merito della nuova riforma catastale, inserita  all’ interno della delega fiscale. In questo momento, infatti, ben 106 commissioni censuarie sono a lavoro al fine di ristabilire i parametri da applicare per calcolare il valore degli oltre 62 milioni di immobili presenti in Italia, in conformità con quelli di mercato.

A partire dall’ entrata in vigore della riforma, infatti, il valore delle case italiane sarà calcolato sulla base dei seguenti parametri:

  • Ubicazione dell’edificio
  • Stato di conservazione
  • Piano
  • Presenza o meno di ascensori
  • Affaccio.

Tutti valori risultanti da questo attento esame dovranno poi essere moltiplicati per i metri quadri, in quanto questi ultimi saranno usati al posto del tradizionale sistema basato sul computo del numero dei vani.

Questa rivoluzione nella valutazione del valore degli immobili sarà portata a termine nel giro di cinque anni, cioè entro il 2019 secondo quanto previsto dal Ministero e dall’autorità fiscale, in seguito a cui saranno definitivamente abolite anche le tradizionali classificazioni catastali oggi in vigore, come A 1 e A 2 e verrà introdotta una unica classe per tutti gli immobili residenziali, che saranno registrati come 0 1.

Spetterà quindi all’ Agenzia delle Entrate procedere alla classificazione definitiva e tenere sotto controllo il regime futuro di tassazione degli immobili.