Finanziamenti agricoltura innovativi in arrivo nella Regione Veneto

di Gianfilippo Verbani 2


 Da qui ad un mese, un mese e mezzo al massimo, nella Regione Veneto saranno attivati con una formula molto conveniente dei meccanismi di finanziamento a favore dei comparti dell’agricoltura e dell’agro-alimentare con finalità di investimento strategico. A darne notizia giovedì scorso è stato Franco Manzato, l’Assessore all’agricoltura della Regione Veneto, in base ad un’iniziativa dell’Amministrazione che viene portata avanti con la collaborazione della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, di Veneto Sviluppo e dell’ISA, l’Istituto per  Sviluppo dellAgroalimentare. Nel dettaglio, la misura prevede la concessione di credito restituibile, a fronte di un tasso agevolato e molto contenuto, nell’arco di cinque anni oppure di dieci anni attraverso un sistema di supporto e di garanzie che, con l’intervento dell’Isa, della Bei e di Veneto Sviluppo, come sopra accennato, permetta l’anticipo dell’intero investimento da parte del sistema bancario.

Per le imprese agricole, in accordo con quanto reso noto nel maggio scorso dalla Coldiretti, ricordiamo che è stato attivato, grazie ad un accordo tra UniCredit e  CreditAgri, “Credit Plan – Consorzi Agrari d’Italia”, un progetto di accesso al credito che prevede la concessione di finanziamenti revolving con una formula innovativa ed attraverso la stipula a livello regionale di apposite intese con i Consorzi. Tra questi consorzi, oltre al Consorzio Agrario Friuli Venezia Giulia, ha già aderito anche il Consorzio Agrario Lombardo Veneto.

I Consorzi Agrari associati italiani, in rappresentanza di ben 300 mila imprese agricole, sono 23, dei quali proprio il Consorzio Agrario Lombardo Veneto è il più grande con 45 mila PMI agricole associate a fronte di un giro d’affari annuo di oltre 350 milioni di euro. Con i finanziamenti revolving è possibile ottenere anticipi per i contributi, sostegno al credito per il Piano di Sviluppo Rurale, ma anche per rilevare altre aziende agricole oppure per acquistare terreni o sottoscrivere delle coperture assicurative sui rischi legati all’esercizio dell’attività.


Commenti (2)

  1. Secondo me questi prestiti per l’agricoltura dovrebbero essere sfruttati al massimo!
    I giovani purtroppo non vogliono più fare certi lavori, che secondo me, possono portare guadagni elevati ed aiutano l’ambiente!

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