Aiuti alle imprese: le agevolazioni sui prestiti offerte dal Credito Cooperativo

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Negli ultimi dodici mesi, in Italia, il sistema bancario non è stato di certo di manica larga con le imprese nella concessione del credito; pur tuttavia, rispetto ai grandi “big nazionali”, gli istituti di credito maggiormente radicati sul territorio sono stati più attenti ma anche più pronti a prestare denaro ad imprese in difficoltà temporanea a causa del calo di commesse legato alla crisi o alla riscossione in ritardo di crediti verso clienti. In buona luce, in tal senso, si è messo il sistema delle banche di credito cooperativo e delle casse rurali, e non a caso nei giorni scorsi è stata messa a punto, nella Regione Friuli Venezia Giulia, un’intesa tra le Associazioni di Categoria, dalla Confesercenti alla Confindustria passando per l’Api e la Confcommercio, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo ed i Confidi Friuli per venire incontro alle esigenze di flessibilità finanziaria delle imprese, in particolare quelle medie e piccole.

Nello specifico, l’accordo prevede, sui crediti in bonis, la possibilità di concedere una maggiore flessibilità sulle modalità e sui tempi di rimborso; ma anche la possibilità di sospendere, totalmente o parzialmente, il pagamento delle rate per un periodo di minimo dodici e di massimo diciotto mesi; o ancora, al fine di venire incontro ad esigenze di liquidità, la concessione di finanziamenti straordinari. A conti fatti, quindi, il sistema delle banche di credito cooperativo in Friuli si è mosso in anticipo rispetto a quella moratoria sui crediti che a livello nazionale il sistema bancario italiano dovrebbe a breve mettere a punto.

Inoltre, sempre con iniziative a forte vocazione territoriale, in questi mesi il sistema delle casse rurali e del credito cooperativo ha altresì messo a punto, anche con la partecipazione delle diocesi locali, iniziative di microcredito a favore delle famiglie, anticipando anche in questo caso il progetto su scala nazionale del “Prestito della Speranza” che partirà dopo l’estate. In più, ci sono state decine di accordi su base territoriale per aiutare i lavoratori delle aziende in crisi attraverso l’anticipo della cassa integrazione guadagni, ma anche spesso attraverso soluzioni ed aiuti accessori come la sospensione di mutui e/o di prestiti contratti con il sistema del credito cooperativo.