Voltura contratto luce Eni, Enel e Acea i costi

di Gianfilippo Verbani Commenta


 A seconda di quelle che sono le diverse casistiche, ci si può ritrovare ad essere costretti ad attuare la voluta delle utenze di casa. La voltura è un adempimento obbligatorio che si compie quando c’è la necessità d’intestare un contratto attivo da una persona fisica ad un’altra persona (può anche essere fatto tra attività commerciali) senza che vi sia l’interruzione del servizio. Una modalità molto utile, soprattutto in termini di tempistiche, molto più veloce rispetto la chiusura e la successiva riapertura di un contratto. Inoltre la voltura ha solitamente delle spese inferiori rispetto alla totale chiusura di un contratto. Tuttavia, devono sussistere quelli che sono gli elementi necessari per far sì che abbia luogo una voltura.

Nel caso dell’energia elettrica, ma questo avviene in tutti i diversi ambiti, per effettuare la voltura su un contratto il gestore richiede un costo, costo che viene addebitato nella prima fattura di quello che sarà il nuovo cliente. Il nuovo utente, che grazie alla voltura non è soggetto all’interruzione dell’energia elettrica, nella prima fattura troverà anche l’addebito del deposito cauzionale, una caparra che viene versata nella prima fattura e successivamente restituita alla fine del contratto (se non con la domiciliazione bancaria che sostituisce la garanzia del deposito cauzionale).

I costi della voltura sono a discrezione del gestore se si parla del mercato libero mentre sono fissati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas se si tratta del mercato di maggior tutela, di cui:

  • 27,52 euro per gli oneri amministrativi;
  • 23,00 euro per quanto riguarda il contributo fisso;
  • 16,00 euro per la marca da bollo.