Tassi mutui in ripresa, ma è ancora un buon momento per investire

di Daniele Pace Commenta


Il mercato immobiliare, in maniera progressiva, sta tornando sui livelli prima dello scoppio della pandemia legata al Coronavirus, non solamente dal punto di vista delle compravendite, ma anche in riferimento ai prezzi, anche per colpa di una domanda decisamente importante.

Ha superato quota 3 milioni il numero di famiglie che hanno intenzione di cambiare la propria casa, oppure ristrutturare quella in cui vivono attualmente. L’ultimo rapporto, in ordine di tempo, che è stato portato a termine da parte della società di consulenza Nomisma, mette in perfetta evidenza come l’Italia legata al mattone si stia riprendendo.

Da un certo punto di vista sono in ripresa le compravendite, che dovrebbero arrivare a toccare quota 738 mila unità durante il 2024, in confronto alle 650 mila toccate prima della pandemia. Anche il livello dei prezzi si sta nuovamente rialzando, visto che quest’anno l’incremento medio atteso si aggira intorno all’1.8%.

Una ripresa che è correlata anche dalla concessione dei mutui che, nel corso di quest’anno, dovrebbe andare a raggiungere la soglia pari a 60.8 miliardi di euro, mentre nel 2024 si dovrebbe arrivare a quota 60.3 miliardi di euro. In uno scenario del genere, quindi, c’è il dubbio se possa comunque essere un momento vantaggioso per fare richiesta di un mutuo.

Secondo diversi esperti, questo è ancora un ottimo periodo per poter investire in questo campo. Dando un’occhiata ai tassi dei mutui, nonostante il trend si stia riprendendo, per colpa del probabile incremento dei tassi operato dalle banche centrali, ci si accorge come siano per il momento ancora vantaggiosi e di gran lunga inferiore in confronto a quelli che circolavano circa due anni fa. Durante il mese di ottobre, la media dei tassi che hanno ad oggetto i mutui a 20, ma anche a 30 anni, si aggira intorno all’1.15%, che si deve confrontare con l’1.53% legato al 2019, quindi decisamente più ridotto.

I tassi variabili, invece, sono generalmente piuttosto stabili a partire dai primi mesi del 2021 e si aggirano intorno alo 0.76%. Nello specifico, è molto importante puntare sul tasso fisso, ovvero quello che non cambia qualsiasi cosa succeda nel mercato. Se il tasso fisso rimane al di sotto del 2%, è ancora decisamente vantaggioso. Non è un caso, in effetti, che nove richieste su dieci, stando ad alcune statistiche, siano legate a un tasso fisso.