Tassi conti deposito in calo dello 0,5% – 0,7% da inizio 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I conti deposito sono sempre meno generosi nei confronti dei risparmiatori, nonostante vengano ancora lanciate interessanti campagne promozionali da parte di istituti di credito affermati e altri meno noti con operatività per lo più regionale. Il calo dei tassi sui depositi bancari vincolati a 6 e 12 mesi non ha, però, un impatto negativo sulla convenienza di questa forma di investimento, che continua a farsi preferire sia ai BoT sia ai buoni fruttiferi postali. Da inizio 2013 il calo dei tassi è comunque stato costante.

Per ciò che concerne i tassi sui conti deposito con vincolo di 6 mesi, a luglio siamo intorno all’1,93%. Rispetto al tasso medio semestrale del 2,4% di gennaio, è stata quindi sperimentata una flessione dello 0,5% circa. Le cose vanno leggermente peggio per i conti deposito con vincolo a 12 mesi, orizzonte temporale preferito per gestire la liquidità con questa modalità di risparmio.

CONTI CORRENTI A ZERO SPESE LUGLIO 2013

I contratti con vincolo annuale in media rendono il 2,18% a luglio, ma a gennaio i tassi offerti si aggiravano mediamente sul 2,92%. Per le offerte relative ai vincoli a 36 mesi, il tasso è sceso al 2,93% dal 3,72%. Per quanto riguarda la durata più lunga prevista per questa forma di investimento, ovvero la scadenza quinquennale, i tassi netti pagati dalle banche sono diminuiti al 3,63% dal 4,16%. Tuttavia, gli esperti del mercato monetario, sottolineano come la flessione dei tassi sui conti depositi sia del tutto normale, considerando le massicce iniezioni di liquidità della BCE, la riduzione dei tassi interbancari e la fase di stallo dei rendimenti sui titoli pubblici europei.

I conti deposito restano una scelta molto vantaggiosa, anche dal lato della rischiosità dell’investimento. Ad esempio, rispetto ai pronti contro termine offerti dalle banche, i conti deposito godono della garanzia del Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD). Inoltre, il tasso netto offerto batte ancora l’inflazione sia sul vincolo semestrale che su quello annuale. Il BoT e altre forme di gestione della liquidità vengono ancora decisamente battuti.