Come evitare le trappole dei conti deposito con tassi troppo alti

 I conti deposito sono oggi lo strumento più interessante per gestire la propria liquidità in eccesso sul conto corrente. Sono inquadrati come una sorta di “parcheggio” del denaro nel breve periodo, anche se ormai alcuni istituti di credito offrono depositi con vincoli fino a 5 anni per alzare i tassi di qualche decimo di punto percentuale e rendere il prodotto più appetibile agli occhi dei risparmiatori. Dopo la crisi del credito del 2008, le banche si sono trovate in una condizione finanziaria precaria e hanno iniziato ad accelerare il processo di funding.

Quali rischi dai conti deposito con i tassi più alti

 Cosa si cela dietro ai seducenti rendimenti offerti dai conti deposito di alcuni isituti di credito italiani? In che modo riescono a offrire tassi particolarmente allettanti, mentre altri a stento propongono rendimenti in linea con l’andamento dell’inflazione? Partiamo subito da una risposta oggettivamente accettabile: elevati rendimenti sui conti deposito equivalgono a una maggiore assunzione di rischi da parte delle banche che li propongono. I tassi sui conti deposito più alti sono attualmente offerti da istituti di credito di piccole o medie dimensioni.

Quale impatto dalle variazioni dei tassi su mutui e conti deposito

 L’andamento dei tassi di interesse di mercato è in grado di influenzare sensibilmente il livello dei tassi di tutte quelle operazioni che prevedono l’adeguamento periodico del costo di finanziamento, che di solito è legato ai tassi interbancari più importanti come l’Euribor (per il mercato europeo) e l’Usd Libor (per il mercato americano). Rientrano in questa categoria i finanziamenti concessi dalle banche e le società finanziarie, i mutui per l’acquisto della casa, i tassi sui conti correnti e sui conti deposito e così via.

Tassi conti deposito in calo dello 0,5% – 0,7% da inizio 2013

 I conti deposito sono sempre meno generosi nei confronti dei risparmiatori, nonostante vengano ancora lanciate interessanti campagne promozionali da parte di istituti di credito affermati e altri meno noti con operatività per lo più regionale. Il calo dei tassi sui depositi bancari vincolati a 6 e 12 mesi non ha, però, un impatto negativo sulla convenienza di questa forma di investimento, che continua a farsi preferire sia ai BoT sia ai buoni fruttiferi postali. Da inizio 2013 il calo dei tassi è comunque stato costante.