Tassi effettivi globali medi luglio settembre 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Con decreto del 24 giugno 2013, il Ministero dell’Economia ha emanato i tassi di interesse effettivi globali in vigore per il periodo 1 luglio – 30 settembre 2013. I tassi effettivi globali sono molto importanti per cercare di comprendere la legittimità delle condizioni applicate dalle banche, visto e considerato che sono considerati usurari i tassi che superano quelli medi, aumentati di un quarto e di un margine di ulteriori 4 punti percentuali.

Secondo quanto afferma il comunicato, i tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel primo trimestre del 2013 evidenziano per la maggior parte delle categorie un decremento. In particolare, tra le variazioni più consistenti, sono in diminuzione i tassi dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione fino a 5.000 (-68 bp), del leasing immobiliare a tasso fisso (-45 bp) e a tasso variabile (-28 bp), dei mutui a tasso fisso e variabile (per entrambi -33 bp). Ancora, segnala il comunicato, sono in aumento i tassi sul factoring fino a 50.000 euro (+ 71 bp). Per quanto concerne i tassi di interesse mediamente applicati sulle esposizioni derivanti dalle carte di credito revolving, questo è un nostro recentissimo speciale su tale materia: Tassi carte di credito revolving oltre il 25%.

Con l’occasione, il comunicato Bankitalia ricorda altresì che con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il primo trimestre 2013, aggregati in tre categorie di operazioni. In proposito, si rammenta che la legge 108/1996 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto […] all’opera di mediazione”. La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento”.