Mutuo e finanziamento: quello etico non conosce crisi

 Gli ultimi due anni per il sistema bancario in Italia non sono stati di certo dei più felici; la dirompente crisi finanziaria ed economica ha eroso gli utili ed ha contribuito a far assumere agli istituti di credito un atteggiamento più prudente quando si è trattato di prestare denaro. Ebbene, a fronte di questa stretta creditizia generalizzata lo stesso non dicasi per un settore bancario che, per quanto di “nicchia”, sta facendo registrare, invece, in tutto il mondo dei risultati eccellenti. Lo stesso dicasi anche in Italia, dove il Gruppo Banca Popolare Etica i cordoni del credito non li ha stretti, ma li ha allargati concedendo quest’anno il 25% di finanziamenti in più rispetto allo scorso anno per sostenere le iniziative di economia solidale.

Finanziamenti banche: imprenditori più poveri con la crisi

 A causa della stretta creditizia in Italia è stato difficile negli ultimi 12-18 mesi accedere al credito, con la conseguenza che molto spesso l’imprenditore, per evitare di chiudere la propria azienda, ha investito i propri risparmi personali diventando così più povero. Non a caso, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come in Lombardia, così come nel resto d’Italia, a causa delle difficoltà e delle restrizioni sull’accesso al credito, gli imprenditori siano stati costretti a mettere mano al portafoglio andando a rafforzare le imprese a livello finanziario con una cifra complessiva pari a 1,5 miliardi di euro. Per quest’anno, l’Ente camerale ha rilevato che quattro imprenditori su dieci della Lombardia si sono rivolti alle banche per chiedere un finanziamento, ma in quasi il 12% dei casi è stata rilevata difficoltà nel poter accedere al credito.

Prestiti: ottenerli è più difficile senza garanzie reali

 Le società finanziarie e gli istituti di credito, al fine dell’erogazione di finanziamenti per cassa, chiedono sempre di più rispetto al passato delle garanzie reali; questo significa che, in scia alla stretta creditizia, è sempre più difficile ottenere crediti chirografari, visto che le banche, scottate e travolte dalla bolla dei prestiti senza garanzie, stanno decisamente più attente a concedere finanziamenti e prestiti con la stessa “libertà” del passato. Ebbene, secondo uno studio effettuato nelle ultime ore dalla CGIA di Mestre, alla data dello scorso 31 marzo risultava che le banche, a fronte di 100 euro di credito concesso, hanno richiesto in media ben 29,6 euro di garanzie reali, con un rialzo dell’1,6% rispetto al 31 dicembre del 2008. Ancor peggio le cose vanno se si considerano le società finanziarie, cui fanno capo all’incirca il 12% dei prestiti e dei finanziamenti erogati nel nostro Paese; nel dettaglio, le società finanziarie, sempre alla data del 31 marzo 2009, hanno chiesto per ogni 100 euro di credito erogato garanzie reali pari a ben 46,80 euro con un rialzo del 7,5% rispetto al 31 dicembre del 2008.

Prestiti e finanziamenti: l’80% del denaro concesso finisce nelle mani delle grandi imprese

 Nel nostro Paese l’ossatura del sistema produttivo è composta da piccole e medie imprese che danno lavoro a milioni di persone e che, a causa della crisi finanziaria ed economica, che ha causato un calo della produttività e delle commesse, si sono ritrovate molto spesso a corto di liquidità. Per poter andare avanti, e superare la crisi, per molte piccole realtà imprenditoriali è stato di conseguenza necessario rivolgersi alle banche per ottenere credito, ma non sempre questo è stato concesso a causa di una forte stretta creditizia. E in tal senso non stupisce un ultimissimo studio messo a punto dalla CGIA di Mestre, da cui è emerso come l’80% del denaro concesso da banche e società finanziarie vada a finire nelle mani di appena il 10% delle aziende che, guarda caso, sono proprio grandi imprese.