In un post pubblicato prima di questo abbiamo visto quali sono le possibili analisi da compiere al fine di valutare in maniera completa il proprio portafoglio nei casi di cambio del regime fiscale. I momenti in cui viene a cambiare la tassazione delle rendite, infatti, come successo di recente in Italia, sono quelli che richiedono la maggiore attenzione agli investitori al fine di compiere le scelte più convenienti ed oculate.
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Come analizzare il proprio portafoglio in caso di cambio del regime fiscale
Gli italiani si sono trovati da poco tempo in questa situazione. A partire dallo scorso 1 luglio 2014, infatti, si è avuto per i risparmiatori italiani un nuovo cambio di regime fiscale, che ha visto il valore dell’aliquota che si applica ai rendimenti finanziari passare dal precedente 20 per cento all’attuale 26 per cento. Almeno per la maggior parte dei prodotti di investimento che è possibile detenere all’interno del proprio portafoglio.
Dove hanno investito gli italiani nel primo semestre 2014
Nel corso del primo semestre 2014 Piazza Affari ha riservato buoni rendimenti per tutti coloro che hanno creduto nella ripresa dell’azionario. Ma la Borsa non attira completamente i desideri di investimento e la fiducia degli italiani dal momento che solo 1 italiano su 10 ha scelto questa forma per investire i propri risparmi. Prima della crisi economico – finanziaria, invece coloro che credevano nelle potenzialità della Borsa erano pari ad uno su 5.
Investimenti in titoli finanziari e conti deposito a confronto
Nel corso del 2014 le statistiche hanno dimostrato in generale che per i risparmiatori italiani è stato leggermente più conveniente e redditizio investire in titoli finanziari, soprattutto titoli di borsa, che hanno visto un andamento estremamente positivo. Al contrario, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in un post pubblicato in precedenza, i conti deposito hanno invece vissuto una stagione di calo generale dei rendimenti.
Le prospettive per i conti deposito nella seconda metà del 2014
In un post pubblicato prima di questo ci siamo chiesti se nella seconda metà del 2014 sia ancora conveniente per i risparmiatori investire in un conto deposito alla luce delle diverse riduzioni che ci sono state in merito ai rendimenti. Certo è che i risparmiatori sono chiamati in questo periodo ad investire con maggiore razionalità e facendo più calcoli, ma ai conti deposito possono essere ancora associati una serie di vantaggi che li mostrano uno strumento con buone prospettive su cui investire.
Conviene ancora investire in un conto deposito?
Nel corso del 2014 i risparmiatori italiani hanno assistito ad una costante crescita dei titoli di borsa, molti dei quali hanno garantito buoni rendimenti tornando ad avere in valore che tenevano in passato. I risparmiatori più prudenti, invece, coloro che in genere non amano investire in borsa i propri risparmi, hanno visto al contrario ridursi i rendimenti degli investimenti più tradizionali, come i titoli di stato, che hanno raggiunto il loro minimo storico.
Il possibile andamento dei mercati finanziari nei prossimi mesi del 2014
In questo post vogliamo tracciare un rapido quadro del recente andamento dei mercati finanziari al fine di avere le idee più chiare sugli investimenti da realizzare nei prossimi mesi del 2014, sia nell’ambito azionario, che in quello delle obbligazioni e dei titoli di stato.
In corso l’arbitrato tra Argentina e Italia per i bond del default
È in corso in questi giorni a Washington negli Stati Uniti l’ ultima battaglia legale per trovare soluzione alla disputa che da anni divide Argentina e Italia e più esattamente il governo argentino e gli investitori italiani che ai tempi dei grande default del 2002 avevano acquistato bond dal Paese. L’Argentina però ha da tempo già dimostrato di non essere disposta a rispettare gli impegni presi a livello internazionale pagando quanto dovuto.
Soluzioni per non pagare l’imposta sulle rendite finanziarie
A partire dal prossimo 1 luglio per volere del governo l’aliquota dell’imposta sui rendimenti finanziari passerà dall’attuale 20 per cento al futuro 26 per cento, almeno sulla maggior parte degli strumenti finanziari.
Le migliori offerte di conti deposito vincolati di Giugno 2014
Un modo per far rendere i propri risparmi è quello di aprire un conto deposito. I conti depositi forniti di vincolo sono quelli che assicurano i migliori rendimenti a parità di tempo di giacenza rispetto ai conti deposito liberi. La strategia migliore è quindi quella di investire cifre di cui non si ha immediato bisogno.
Dove investire in attesa di indicazioni dalle banche centrali
Non è sicuramente facile avere le idee chiare su dove e come investire in un periodo in cui le opportunità non sembrano delle più vantaggiose, cioè in un periodo che potrebbe essere definito un periodo di magra. Eppure gli esperti del settore sono fiduciosi del fatto che anche in un momento come quello che stanno attraversando ci possono essere dei risvolti positivi.
Dove e come investire nel secondo semestre del 2014
E’ sicuramente semplice parlare di buoni investimenti quando la situazione macroeconomica si presenta estremamente positiva e la maggior parte delle soluzioni sembrano assicurare risultati incoraggianti. Ma quando le condizioni globali non sono rosee e bisogna fare attenzione a dove depositare i propri risparmi, quali sono le migliori scelte da operare per i propri investimenti?
Le donne sono più brave degli uomini negli investimenti finanziari
Gli studi di genere arrivano anche nel settore della finanza, per far scoprire al mondo quali siano le differenze tra uomini e donne nella gestione dei loro risparmi e del loro denaro. Un aspetto in particolare è stato di recente analizzato da una ricerca condotta da Schroders in collaborazione con il Centro di ricerca in epistemologia sperimentale e applicata dell’Università Vita-salute San Raffaele, quello relativo alla propensione delle donne nei confronti degli investimenti finanziari.
La differenza tra investire e parcheggiare la liquidità aggiuntiva
Il sogno diffuso di ogni investitore o risparmiatore è quello di trovare tutte le proprie risorse investite in Borsa quando gli indici salgono e tutte le proprie risorse investite in titoli monetari e liquidità quando i mercati subiscono un crollo verticale. Ma questo, sebbene del tutto legittimo, è un sogno e una condizione ideale, utopistico e impossibile nelle situazioni reali.