La richiesta di un prestito implica obbligatoriamente di poter fornire delle garanzie adeguate in confronto a tempi e modalità di rimborso di quanto anticipato dalla banca o dalla finanziaria.
La richiesta di un prestito implica obbligatoriamente di poter fornire delle garanzie adeguate in confronto a tempi e modalità di rimborso di quanto anticipato dalla banca o dalla finanziaria.
A partire dallo scorso 1 marzo 2016 è possibile presentare la domanda per accedere ai prestiti per giovani di Selfiemployment, il fondo gestito da Invitalia, sotto la supervisione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che finanzia l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali.
I tassi di interesse possono diventare una delle cause più frequenti in relazione alle problematiche concernenti i finanziamenti, siano essi mutui o prestiti. Spesso il cliente non trova giovamento nell’affare-operazione, per via dei documenti di sintesi e delle condizioni che sono spesso favorevoli.
Ci sono diverse ragioni per le quali si richiede un prestito personale. Non vi è, per legge, una finalità specifica. Quello che non cambia, rispetto alle altre forme di prestito, è la restituzione del danaro mediante rate aventi scadenza periodica che vengono concordate tra banca e cliente.
Fiditaliapropone Quintocè, e già dal nome è facile intuire di cosa si tratta.
Il prestito è offerto sotto la forma di Cessione del Quinto ed è quindi di conseguenza dedicato ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati, entrambi di età compresa tra 18 e 72 anni.
Nel caso dei dipendenti è importante sottolineare come quelli a tempo determinato possono comunque usufruire del prestito ma la durata sarà ovviamente uguale o minore a quella del contratto di lavoro.
L’importo messo a disposizione da Quintocè ai pensionati è determinato solamente dalla pensione, mentre per i lavoratori dipendenti si tiene conto della busta paga netta e del TFR maturato. La durata è compresa da 2 a 10 anni con TAN al 6% mentre il TAEG è diviso in due scaglioni: