Riuscire a confrontare nel nostro Paese i conti correnti in termini di costo non è molto facile. Un conto a pacchetto offerto da una banca infatti, non è quasi mai confrontabile con quello di un’altra banca, ed anche quando il costo è lo stesso, i servizi inclusi sono differenti con la conseguenza che è difficile poter valutare in maniera immediata la convenienza se non andando a leggersi i fogli informativi. Ebbene, ben presto questo problema potrebbe essere risolto visto che la Banca d’Italia punta ad obbligare gli Istituti di credito a definire degli indici sintetici di costo considerando sei clienti-tipo per i conti cosiddetti “package”, ed un indice sintetico di costo per il cliente-tipo che utilizza il conto corrente cosiddetto a tariffazione, ovverosia con costi crescenti in funzione della frequenza di utilizzo dei servizi.
Enrico Cerreto: il patrimonialista e gli obiettivi del cliente
Enrico Cerreto, consulente patrimoniale, racconta del suo lavoro e di come il patrimonialista consente al cliente di preservare il suo patrimonio. “La caratteristica che contraddistingue il consulente patrimoniale – osserva

Le Banche di Credito Cooperativo sono le uniche banche mutualistiche in Italia. Il mutualismo non deve lasciar pensare né ad un’invenzione lessicale né ad un generico sistema di “buonismo” bancario: si tratta invece di un nuovo modo preciso e specifico di fare impresa, una vera e propria formula moderna di organizzazione e gestione aziendale. Questa nuova idea lanciata dalla Banca di Credito Cooperativo su scala nazionale, è basata su diversi dogmi: in primis quello di unire le forze. In secondo luogo sul costruire un forte capitale sociale. Terzo e non per questo meno importante, sull’instaurare relazioni basate sulla reciprocità tra banca e cliente, da sempre punto di forza di questo sistema bancario.