Finanziamenti a fondo perduto in Lombardia con il Bando Start

 Verso la fine del 2011 la regione Lombardia ha proposto il Bando Start dedicato alla cultura imprenditoriale ed allo start-up delle aziende; il progetto in questione va’ incontro alle nuove iniziative che necessitano sia dell’esperienza sia dei finanziamenti per avviare un’attività, mettendo a disposizione corsi (che sono step necessari per accedere poi ai contributi) ma sopratutto incentivi a fondo perduto fino al 70% delle spese.

Il Bando Start è rivolto esclusivamente alle persone che in questo momento si trovano senza occupazione (oppure in cassa integrazione o ancora in mobilità) che vogliano avviare un’attività imprenditoriale sviluppando una propria idea di business senza però avere le conoscenze tecniche per farlo. Gli “step” del Bando comprendono infatti dei seminari che nello specifico sono di orientamento, formazione per la definizione del progetto imprenditoriale, assistenza per il business plan.

Finanziamenti a fondo perduto: come ottenerli e quali i requisiti

 I finanziamenti a fondo perduto sono contributi che vengono erogati (solitamente attraverso bandi pubblici) da diversi enti e nascono per contribuire allo sviluppo di nuove iniziative e attività, ma non si esclude in certi casi la disponibilità di finanziamenti a fondo perso per aziende in difficoltà o per il consolidamento delle imprese già avviate, anche se vengono proposti in misura nettamente minore.

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto e chi può richiederli.

I finanziamenti a fondo perso sono quindi dei prestiti che non richiedono la restituzione del denaro e proprio per il fatto che sono nati per sviluppare un determinato settore (solitamente su un territorio limitato) hanno requisiti di accesso particolari e specifici. Si fa’ riferimento spesso anche all’età ed al genere di persona a cui indirizzare il contributo a fondo perso, ed in particolare si può trattare di giovani imprenditori piuttosto che di imprenditrici donne o ancora imprenditori che favoriscano l’occupazione femminile. Si fa’ riferimento anche all’assunzione di certe categorie di personale quindi, sempre a seconda del bando specifico.

Chi eroga i contributi a fondo perso?

Finanziamenti ditte individuali: vita dura per gli immigrati

 In Italia per il sistema bancario gli immigrati rappresentano da un lato una grande risorsa, visto che proliferano anche ai tempi della crisi le piccole imprese e le micro imprese con titolare straniero, e dall’altro anche una grande criticità, visto che di norma il loro merito creditizio è più basso rispetto alla media. Da un’elaborazione a cura di Unioncamere, infatti, emerge come l’imprenditore immigrato per l’accesso al credito si affidi a soluzioni di finanziamenti che si avvicinano di più al credito al consumo piuttosto che ad un affidamento di natura bancaria destinato alle imprese. Questo significa che il titolare straniero di una ditta individuale, comunitario o extracomunitario, riesce ad accedere al credito con la formula del prestito personale, magari ipotecando un immobile di proprietà, mentre è più difficile la strada che porta la banca a prestare denaro all’imprenditore straniero sulla base di un business plan e sui numeri aziendali.

Accesso al credito: l’importanza del Business Plan per le imprese

 Quando un’impresa per finanziare il proprio sviluppo, o per far fronte ad esigenze di liquidità, si rivolge ad una banca, una delle fasi cruciali per poter accedere al credito è quella relativa alla presentazione all’istituto di credito di un buon Business Plan. La redazione del Business Plan da un lato serve alla banca per valutare non solo il merito creditizio, ma anche il posizionamento dell’azienda sul mercato e le relative prospettive di crescita; dall’altro l’impresa con il Business Plan può fare una vera e propria auto diagnosi della propria situazione reddituale presente e prospettica che può aiutare i dirigenti ad intraprendere le giuste scelte e le giuste azioni in materia di scelte sia economiche, sia finanziarie. La banca, nel concedere o meno il prestito all’impresa, adotta alcuni criteri generali che l’azienda deve mettere in risalto nel Business Plan da presentare: non deve mancare, in particolare, oltre ai dati relativi alla natura giuridica dell’impresa, anche la descrizione della struttura proprietaria attuale e passata mettendo in risalto anche eventuali capacità ed esperienze maturate dai responsabili, dai dirigenti e dai proprietari anche in altre realtà aziendali.