Finanziamenti Regione Lombardia per le imprese vitivinicole

 Nella Regione Lombardia sono in rampa di lancio nuovi fondi da concedere alle imprese operanti nel settore vitivinicolo. A darne notizia venerdì scorso è stato Giulio De Capitani, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, spiegando al riguardo come i finanziamenti, pari a 1,5 milioni di euro complessivi, rientrino nella campagna del Piano nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo a valere sul biennio 2010-2011; la presentazione delle domande, da parte delle imprese agricole del comparto, dovrà avvenire entro e non oltre la data del 21 marzo 2011. La finalità di accesso ai fondi deve essere quella per investire in infrastrutture vinicole, in impianti, ma anche per la commercializzazione del prodotto. Secondo quanto dichiarato dall’Assessore De Capitani, per la misura, e quindi per l’accesso ai contributi a fondo perduto, sarà data priorità, a parità di punteggio, sia ai giovani agricoltori, sia a quelle produzioni agricole che sono biologiche ed a basso impatto ambientale; in questo modo si garantisce sia il ricambio generazionale nel comparto, sia le produzioni di qualità.

Finanziamenti Regione Umbria per i produttori vitivinicoli

 Nella Regione Umbria, per il biennio 2010-2011, i produttori vitivinicoli del territorio regionale potranno avvalersi di finanziamenti in conto capitale per la promozione dei loro prodotti sia sul territorio nazionale, sia all’estero, ma anche per la partecipazione a tutti quegli eventi di settore che presentano una grande rilevanza. Gli incentivi, in particolare, sono erogabili attraverso un Bando approvato dalla Giunta della Regione Umbria, che è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale, e non possono superare il 70% delle spese che il Bando ritiene come ammissibili; se trattasi però di spese legate alla promozione pubblicitaria, il beneficio scende al 50% della spesa ammissibile così come prevede il Bando. Per poter accedere ai contributi è necessario che la richiesta venga formulata da gruppi di imprese o da associazioni in numero minimo che deve essere pari a cinque componenti con esclusione delle organizzazioni professionali.