Surroga, sostituzione o rinegoziazione del mutuo?

di Gianfilippo Verbani Commenta

Surroga, sostituzione o rinegoziazione del mutuo? Sono i tre strumenti di risparmio che il consumatore può adottare per migliorare il suo mutuo.


In questo periodo di grande ribasso di spread e tassi, è possibile chiedere la rinegoziazione del mutuo alla propria banca, abbassando la rata, oppure ottenendo una maggiore erogazione di denaro. I consumatori possono anche servirsi di surroga e sostituzione. Ma come funzionano?

I tassi d’interesse applicati dalle banche per finanziamenti a tasso fisso o variabile sono molto più convenienti oggi che cinque anni fa. È naturale che chi ha già un mutuo in essere voglia approfittare del momento per spillare un tasso più vantaggioso al proprio istituto di credito.

Che cos’è la rinegoziazione del mutuo

Qualora il correntista sia legato da un rapporto di fiducia con la banca, allora è probabile che tenti la via della rinegoziazione del mutuo e senza cambiare la durata del piano d’ammortamento e la tipologia del tasso, cercherà di capire se ci sono dei margini di miglioramento sugli interessi e sullo spread. Alcune banche nel contratto di mutuo prevedono già la rinegoziazione periodica del finanziamento.

Un’altra opportunità è quella di valutare il trasferimento del mutuo in un altro istituto. È la surroga del finanziamento e senza cambiare tasso e durata del mutuo, si cerca di modificare lo spread e abbassare la rata il più possibile. Il trasferimento del mutuo ha dei costi che sono sostenuti dagli istituti di credito e questo rende l’operazione più semplice e in ogni caso vantaggiosa.

Se i mutuatari vogliono approfittare dell’occasione per mantenere la rata costante ma avere una maggiore liquidità e magari un piano d’ammortamento più elastico, c’è bisogno di fare appello all’istituto della sostituzione che non prevede costi per il mutuatario e gli dà la possibilità di giocare con un maggior numero di parametri.