Scendono i prezzi delle case nel 2014 ma non nelle grandi città

di Gianfilippo Verbani Commenta

La città più cara risulta essere Roma, dove servono 9,8 annualità per acquistare un appartamento, mentre di seguito troviamo Milano con 8,1 annualità, la città di Firenze con 7,2 annualità e quella di Napoli.


 Una recente ricerca ha calcolato quanti anni sono necessari ad un lavoratore dipendente che non abbia un posto dirigenziale per l’ acquisto di una abitazione di circa 65 metri quadrati in una grande città italiana.

La ricerca è stata realizzata sulla base delle retribuzioni contrattuali annue dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo pieno e della banca dati dell’ Istat.

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Ebbene, l’ incrocio dei dati ha dimostrato che la città più cara risulta essere Roma, dove servono 9,8 annualità per acquistare un appartamento, mentre di seguito troviamo Milano con 8,1 annualità, la città di Firenze con 7,2 annualità e quella di Napoli, sempre con 7,2 annualità.

Piccola ripresa per il mercato immobiliare nel primo trimestre 2014

Non bisogna pensare però che le città italiane si trovino tutte sullo stesso livello in fatto di investimenti immobiliari. A Bologna infatti sono sufficienti 5,7 annualità, a Genova e Bari 4,5 annualità, a Verona 4,1 annualità e a Palermo, la meno cara, 3,7 annualità. In generale, però, la media dei prezzi delle case anche nel 2014 è in calo rispetto al passato, perché si raggiungono le sei annualità contro le 6,4 annualità calcolate per l’ anno 2012 e soprattutto rispetto alle medie di dieci anni fa. Nel 2003 infatti servivano 7,2 annualità per l’ acquisto della stessa abitazione.

La città di Roma però in questo quadro non si allinea con la tendenza generale. Se infatti per la capitale italiana nel 2003 erano sufficienti 9,1 annualità per l’ acquisto di un appartamento, nel 2013 ne servivano 9,8. Meglio invece Milano e Firenze, che da una media di 10 annualità sono passate rispettivamente a 7,3 e a 8,1.