I prestiti per protestati e cattivi pagatori

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I protestati e i cattivi pagatori hanno sicuramente più difficoltà di altre tipologie di clienti ad accendere un nuovo mutuo o un nuovo finanziamento. Le banche e gli istituti di credito sono infatti soliti negare la concessione di altro credito ai profili che hanno ricevuto una segnalazione di questo tipo. 

Chi sono i protestati e i cattivi pagatori?

Esistono, però, delle tipologie di prestito a cui in genere  anche i protestati e i cattivi pagatori possono accedere, soprattutto se dispongono di una busta paga. Ecco quali sono.

Le garanzie richieste per un prestito di consolidamento debiti

I prestiti per protestati e cattivi pagatori

Per i cattivi pagatori e i protestati con contratto a tempo indeterminato e busta paga, o assegno di pensione, la soluzione più semplice è quella di richiedere una cessione del quinto, una forma di prestito che viene in genere concessa senza la richiesta di ulteriori garanzie.

Per coloro che non possiedono una busta paga, invece, la situazione può essere più complessa, ma gli strumenti a disposizione per avere della liquidità aggiuntiva sono comunque diversi. Si basano però essenzialmente sulla presentazione di garanzie. Ecco quali sono:

  • prestiti cambializzati: prestiti non finalizzati che prevedono la firma di cambiali
  • prestiti con garanzie: prestiti personali che prevedono la presentazione di garanzie aggiuntive come una fideiussione, un’ipoteca su un immobile o il TFR – Trattamento di Fine Rapporto
  • prestiti su pegno: prestiti molto veloci, che non prevedono un’istruttoria e si basano sulla presentazione in pegno di oggetti di valore, come ori, anelli, orologi
  • prestiti fiduciari: prestiti non finalizzati erogabili a lavoratori di diverso genere sulla base del loro reddito mensile.