Poste Italiane: contro frodi e phishing, una task-force di informazione e controlli

di Gianfilippo Verbani Commenta


 È molto probabile che vi sia capitato negli ultimi tempi, specie se utilizzate molto il computer, di ricevere nella vostra casella di posta elettronica alcune e-mail allarmate: “Comunicazione urgente”; oppure “Acceda subito al suo conto corrente on-line”. Più altre di tono e concetto simili. La prassi vuole che all’interno di queste mail, nel corpo del testo, vi sia un link che rimanda al sito del nostro istituto di riferimento; qualora accedessimo al conto attraverso questo link, ci troveremmo nella condizione di poter essere truffati a nostra insaputa da quegli stessi hacker che ci avevano inviato la falsa comunicazione, servendo loro su un piatto d’argento chiavi d’accesso e codici segreti (oltreché la nostra posizione finanziaria…). Contro questo genere di truffe, molte aziende si sono mobilitate a difesa dell’utente. Tra queste Poste Italiane, che ha attivato una task-force per stroncare i malintenzionati.

Poste Italiane – spiega Gerardo Costabile, Responsabile della Sicurezza logistica e Tutela Aziendale di Poste Italiane – è da sempre impegnata nella protezione dei propri clienti dal rischio phishing. Da uno studio dell’università di Cambridge, Poste Italiane risulta essere tra gli istituti più rapidi nella chiusura dei siti di phishing. Per quanto concerne invece l’identificazione e il conseguente blocco delle frodi, i risultati ottenuti sono abbondantemente al di sopra della media di settore”.

Il merito dei successi dei “Postini” va condiviso con le forze dell’ordine, con le quali Poste Italiane ha stretto una fruttuosa collaborazione che ha permesso in questi anni di concludere con successo numerose indagini e di procedere all’identificazione e all’arresto dei responsabili. Questo post non vuole essere una celebrazione di quanto già è stato fatto, bensì vuole informare anche rispetto quanto si ha ancora in cantiere di fare: Poste Italiane, ad esempio, è l’unica realtà europea presente nell’Electronic Crime Task Force degli Stati Uniti, creata dal Secret Service per il contrasto e la condivisione di nuovi fenomeni di cybercrime. Inoltre, tutte le operazioni on-line sono analizzate in tempo reale: gli operatori di Bancoposta, nel caso di anomalie, contattano il cliente per verificare la transazione.