Polizza Vita o Fondo Pensione?

di Daniele Pace Commenta


 Oggi quasi il 60% delle polizze individuali presenti in Italia offrono garanzie assicurative come ad esempio la Long Term Care, in caso di non autosufficienza, oppure la copertura temporanea in caso di morte ed altri servizi in caso di infortunio sul lavoro, oppure invalidità permanente o totale e malattie gravi che conducono al decesso.

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Le polizze individuali a differenza del fondo pensione nascono con una natura assicurativa, tramite una contrattazione individuale, ed è proprio per questo che hanno un costo maggiore. I fondi pensione aperti e negoziali invece nascono da una contrattazione collettiva, ed aiutano a contenere le spese a coloro che aderiscono.

Oggi sono moltissime le persone che preferiscono sostituire un fondo negoziale con una polizza vita individuale, nonostante non vi sia una grande convenienza.

Se prendiamo in considerazione un lavoratore dipendente di 30 anni ad esempio, che nel 2001 ha scelto di acquistare una polizza vita, è stato possibile individuare una linea Prudente del fondo Cento Stelle Reale di Reale Mutua, che risulta essere la polizza assicurativa più conveniente presente ancora oggi sul mercato, che vanta un Isc a 10 anni dello 0,75%.

Se invece consideriamo uno stipendio di 17.220 euro, il lavoratore si sarebbe ritrovato con contributi versati pari a 15.682 euro, calcolando anche il TFR.