La polizza assicurativa Rca auto nel car sharing

di Gianfilippo Verbani Commenta

Molte imprese private si stanno rivolgendo sempre più a questa formula poiché riescono a mettere a disposizione della macchine da avere in comune a prezzi piuttosto bassi


Tra le tante novità che nel nostro Paese stanno  attirando sempre di più l’interesse tra le persone e le aziende è il cosiddetto  car sharing che si sta rivelando uno strumento molto utile per  diminuire sia il traffico sia i costi di manutenzione di un’auto. Questa nuova formula secondo gli addetti ai lavori , starebbe anche  scoraggiando molti automobilisti ad acquistare un veicolo nuovo. In parte, sull’uso della macchina in condivisione, incide anche il caro carburanti.

Molte imprese private si stanno rivolgendo sempre più a questa formula poiché  riescono a mettere a disposizione della macchine da avere in comune a prezzi piuttosto discreti, generalmente più bassi a quelli praticati da un normale noleggio. Il veicolo preso tramite car sharing, in più, può essere lasciato in più punti della città ed è maggiormente adattabile con le esigenze di chi deve fare brevi tragitti.

Tuttavia ci si chiede se in ambito assicurativo valgano le stesse regole che sono applicate tra gli automobilisti. Può capitare infatti di essere coinvolti in un sinistro anche quando si guida una macchina noleggiata. L’automobilista deve allora conoscere cosa rientra nell’assicurazione dell’auto e cosa invece è attribuito alla responsabilità del cliente e non è coperto dalla società.

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Le regole possono variare da una compagnia all’altra ma in generale si usano le franchigie e valgono regole piuttosto generali: se il danno in caso di sinistro è quantificabile in una somma che non supera i 500 euro, allora è il cliente iscritto al servizio di car sharing a farsi carico del risarcimento. Se invece il danno è quantificato in una cifra che eccede la franchigia, allora, fermo restando che fino a 500 euro paga il cliente, il resto è coperto dall’assicurazione della compagnia.

Stiamo parlando ovviamente di sinistri, di incidenti e non di altri problemi che potrebbero sorgere alla guida. Se un’automobilista viola la legge, la multa è soltanto a suo carico. In caso di furto, invece, se non c’è dolo è la compagnia che paga.