Pensioni d’oro. Il calcolo non sarà sul versato

di Daniele Pace Commenta


 Le pensioni d’oro sono uno dei cavalli di battaglia del M5S e della Lega, che ne avevano fatto uno slogan in campagna elettorale. Ora siamo alla stretta finale per le “Disposizioni per favorire l’equità del sistema previdenziale attraverso il ricalcolo, secondo il metodo contributivo, dei trattamenti pensionistici superiori a 4.500 euro mensili”. Un lunghissimo titolo per eliminare le famose pensioni d’oro, quelle superiori alla soglia accettabile secondo la maggioranza.

I tecnici del Servizio Studi della Camera fanno però sapere che non ci sarà nessun ricalcolo secondo il metodo contributivo. È quanto emerso alla Commissione Lavoro la scorsa settimana.

Cosa succederà

Sono state spiegate le specifiche del provvedimento che vuole portare un po’ di giustizia nel ruolo pensionistico italiano. Non verranno più calcolate secondo il versato, come succede oggi, ma ci saranno dei tagli in base all’età effettiva al momento del pensionamento.
Quindi verrà a mancare il principio fondativo del provvedimento, che inizialmente doveva tener conto dei versamenti effettuati.
Ora sarà l’età di pensionamento, ovvero, chi è andato in pensione prima, avrà un assegno più piccolo, anche se ha versato molto. Vale dunque un altro principio, che andrà a correggere un’altra stortura del sistema pensionistico italiano: le pensioni baby.

Resta quel titolo della legge, in realtà ora sbagliato. Ma pazienza, meglio due piccioni con una fava.