Nuovi prestiti Bei per giovani e imprese

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La Banca Europea per gli investimenti ha stanziato altri 3 miliardi di euro per poter finanziare i giovani e le piccole medie imprese. Il consiglio dei governatori dell’istituto finanziario europeo ha infatti deliberato un incremento della linea di credito per le piccole e medie imprese per circa 3 miliardi, portando quindi il controvalore complessivo dei prestiti dai precedenti 14,1 miliardi di euro ai “nuovi” 17,1 miliardi di euro.

Oltre a quanto sopra, la Bei ha stanziato altresì maggiori finanziamenti per le società mid-cap (quelle a media capitalizzazione), con nuovi finanziamenti per 3,8 miliardi di euro (portando quindi l’entità assoluta a quota 9,4 miliardi di euro contro i 6,4 miliardi dell’anno precedente).

Inoltre, la Bei ha deciso di concedere 7 miliardi di euro di finanziamenti per progetti a sostegno dell’innovazione, dello sviluppo delle reti energetiche e delle infrastrutture per i trasporti. A ciò si aggiungano anche altri 6 miliardi di euro a diretto sostegno dei giovani, sostenendo così investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Stando a quanto affermato dal presidente Bei Werner Hoyer, “i  fondi ‘lavori per la gioventù’ saranno disponibili già da agosto” e saranno “a disposizione sei mesi prima dei fondi  e permetteranno agli stati membri di avviare i loro programmi regionali e nazionali” (per quanto attiene alternative forme di prestito, vedi anche come finanziarsi con il crowdfunding).

Sempre secondo quanto sottolineato da Hoyer, le deliberazioni del consiglio dei governatori dell’istituto europeo dimostrerebbero che ““la Bei è impegnata ad aumentare sensibilmente i prestiti per le piccole e medie imprese e per gli investimenti cruciali per la crescita economica. . Ciò nel rispetto di quanto stabilito in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dello scorso giugno. Con lo stanziamento dei fondi per i giovani è invece dimostrato l’impegno della Bei per “accrescere le abilità professionali e aumentare i posti di lavori per combattere la disoccupazione giovanile”.