Nuove regole sulle commissioni di bancomat e carte di credito

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La Commissione UE ha varato un nuovo provvedimento che – come ci si attendeva – ha posto un tetto alle commissioni per le transazioni effettuate mediante carte bancomat e carte di credito. Grazie alla nuova disposizione, pertanto, i pagamenti e i prelevamenti effettuati mediante tali strumenti dovrebbero costare di meno, andando a incidere su un mercato multimiliardario, valutato intorno ai 130 miliardi di euro all’anno.

Le commissioni interbancarie erano da tempo al centro delle indagini e delle prospettive delle istituzioni comunitarie, ben conscie – evidentemente – di quanto tali oneri possano incidere negativamente sul costo di un’operazione di consumo. Il tutto, in aggiunta al fatto che – come ha sottolineato il vice presidente della Commissione, Joaquin Almunia – i cittadini europei spesso “vengono addirittura incoraggiati, tramite l’offerta di premi, a usare le carte più redditizie per le loro banche” (vedi anche come valutare i costi dei conti correnti).

Di qui la decisione di stabilire dei massimali per le commissioni interbancarie, con un tetto pari allo 0,2 per cento per le carte di debito e dello 0,3 per cento per quelle di credito. I negozianti potranno invece applicare ulteriori maggiorazioni alle carte che non sono soggette a tali massimali, come ad esempio avviene per le carte “aziendali” che sono emesse alle imprese, o ancora carte dei circuiti Diners o American Express.

Non tutti, ad ogni modo, sembrano essere soddisfatti di tale novità (alcune associazioni dei consumatori, pur esprimendo positività nei confronti di tale provvedimento, esprimono attenzione nel valutare cosa potrebbe accadere sul fronte del canone di tali strumenti”. Secondo invece quanto dichiarato dal presidente di Mastercard Europe, Javier Perez, “pur condividendo gli obiettivi della Commissione, temiamo che alcune delle proposte legislative presentate oggi, come per esempio i limiti imposti alle commissioni interbancarie e le restrizioni della Honour-All-Cards Rule, cioè la norma che impone ai commercianti di accettare tutte le carte, non favoriscano tali finalità e possano in realtà danneggiare e penalizzare i consumatori e i piccoli commercianti, ostacolando la concorrenza e l’innovazione nel panorama dei pagamenti europei”.