Mutui familiari: ecco perché la domanda è in crescita

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il tasso variabile puro registra sempre la maggioranza delle preferenze, è invece in netto calo la percentuale di chi sceglie il tasso variabile con cap, mentre è aumentata la concentrazione del tasso fisso.


Le più recenti analisi sottolineano che il mercato dei mutui è in crescita. I segnali di miglioramento, dopo il secondo trimestre di quest’anno, sono concreti. Dal 2010 ad oggi, per la prima volta, il trend delle erogazioni fa registrare infatti il segno ‘+’ a conferma della tendenza all’evoluzione iniziata già in precedenza. Le ultime notizie arrivano da Tecnocasa, che sottolinea:

Questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che dall’inizio del 2014 registrano stabilmente variazioni positive e da marzo sono in doppia cifra. è presto per stabilire se la criticità e la fase discendente del mercato siano alle spalle, ma certamente ci sono delle note che inducono ad un rinnovato ottimismo. E le parole chiave sono proprio “rinnovato ottimismo”. La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita ormai da un anno e la banca centrale europea sta operando per sostenere l’erogazione del credito (tra le manovre si ricordano riduzione del tasso di riferimento, tasso di interesse negativo sui depositi delle banche presso la bce). Occorre inoltre ricordare che il settore del credito resterà condizionato dalla stabilità politico-economica in italia e in Europa, pertanto saranno determinanti le iniziative a supporto della crescita economica (soprattutto del settore immobiliare) e dell’andamento del mercato del lavoro. Gli istituti di credito, da parte loro, presteranno sempre particolare attenzione al rischio di credito e i clienti dovranno dimostrare una buona capacità di risparmio e una situazione economica stabile.

Stando a quanto accaduto nei primi sei mesi dell’anno, si evince che l’acquisto della prima abitazione si configura come la motivazione principale per la quale viene acceso un finanziamento e rappresenta più dell’80% dei casi di richiesta. Chi fa ricorso al mutuo per comprare una seconda abitazione rientra invece in una categoria che incide solo per il 2,6%.Per quanto riguarda la tipologia di tasso di interesse, è stato fatto notare che in confronto al 2013 ci sono stati dei cambiamenti. Nello specifico, il tasso variabile puro registra sempre la maggioranza delle preferenze, è invece in netto calo la percentuale di chi sceglie il tasso variabile con cap, mentre è in aumento la concentrazione del tasso fisso.